Voyager 1 e 2 mandano ancora dati. Sono passati 40 anni...

VoyagerLe famose sonde Voyager 1 e 2 raggiungeranno presto i 40 anni di attività nello spazio, rappresentano i due veicoli spaziali più longevi che siano mai decollati dal nostro pianeta

Voyager 2 è stata la prima sonda ad abbandonare la Terra il 30 agosto 1977, Voyager 1 qualche giorno dopo, il 5 settembre dello stesso anno, entrambe partite da Cape Canaveral a bordo di razzi Titan III.

Le missioni principali sono state ormai portate a termine da tempo, l’obbiettivo principale era di sorvolare i pianeti giganti Giove e Saturno per studiarne i campi magnetici, gli anelli e fotografarne i rispettivi satelliti. È proprio la Voyager 2 quella che tra le due di ha inviato la maggior parte delle informazioni, indicando che sulle lune di Giove un tempo c’erano oceani e vulcani, e inviando una gran mole di informazioni su Titano.

Dal 2012, Voyager 1 è entrata in quello che viene chiamato “Spazio interstellare”, ossia quella zona molto vicina alla fine del nostro sistema solare e nella quale la nostra stella ha un impatto quasi nullo sulle particelle. Entrambe le sonde continuano a comunicare, tuttavia il ritardo del segnale è sempre più significativo e le tecnologie sono quelle degli anni 70, obsolete rispetto a quelle attuali.

Nonostante gli obbiettivi siano stati raggiunti da tempo, l’entrata nello spazio interstellare ha consentito di scoprire molti fenomeni interessanti, ad esempio che le zone al di fuori del sistema solare sono molto più pericolose di quanto si pensasse, per via della mancanza di protezione del Sole dagli incredibili livelli di radiazioni.

Il tipo di cottura delle patate si ripercuote sulla salute

Patate La patata ha una lunga storia. La tribù Inca degli altipiani del Perù adorava la patata. La gente dell'Irlanda ha incolpato la patata della Grande Carestia quando una malattia ha distrutto le colture di patate in tutta Europa. (1) Oggi è la quarta coltura alimentare nel mondo. La patata è una pianta perenne che contiene molto amido e ha più potassio delle banane. (2) Questo tubero è anche fonte di vitamina C e B-6, di sodio e di grassi ma ha anche un alto contenuto di carboidrati. Una patata media ne contiene 37 grammi. In generale è consigliabile limitare l'assunzione di carboidrati netti (carboidrati totali meno fibra) entro i 50 e gli 80 grammi al giorno, a seconda del metabolismo individuale.

Questo significa che una sola patata può rappresentare dal 45 al 75 per cento del fabbisogno di carboidrati netti giornalieri. Il consumo di patate fresche è diminuito negli ultimi 50 anni, tuttavia, il consumo delle patate trasformate, come le patatine fritte è aumentato nello stesso periodo. (3)

Le patate trasformate cotte a fuoco vivo contengono sottoprodotti che sono noti agenti cancerogeni e grassi trans legati a una serie di rischi per la salute. Recenti ricerche hanno trovato un potenziale legame tra il consumo di patate fritte e l'aumento del rischio di morte.

L'umile patata

Nel 1536, i conquistadores spagnoli arrivarono in Perù e scoprirono le patate. Le portarono di ritorno in Europa, e prima della fine del 16 ° secolo li piantarono lungo la costa settentrionale della Spagna. (4) Nel 1589, raggiunsero l'Irlanda e nel corso dei successivi 40 anni si diffusero in tutto il resto d'Europa.

Il segreto per una buona dormita è stato finalmente svelato dagli scienziati…

SonnoSi dice che una coscienza pulita sia il cuscino migliore, ma secondo i risultati di un nuovo studio il segreto di una buona dormita è avere uno scopo per svegliarsi la mattina.

In questa ricerca, prima nel suo genere, gli scienziati americani hanno scoperto che avere uno scopo nella vita si traduce in meno disturbi notturni e una qualità del sonno migliore.

Anche se tutti i partecipanti allo studio erano persone di una certa età, i ricercatori hanno dichiarato che i risultati possono essere applicati a persone di ogni età, suggerendo che la riuscita di un buon sonno è già deciso prima che si vada a dormire.

I disturbi del sonno sono inoltre associati a molte malattie, come l’Alzheimer, disturbi cardiaci, l’obesità, diabete e anche raffreddori e influenze, quindi promuovere un sonno migliore potrebbe migliorare la salute.

“Aiutare le persone a coltivare uno scopo nella vita potrebbe essere una efficace strategia per migliorare la qualità del sonno senza l’ausilio di medicinali, soprattutto per un’utenza sempre più colpita da insonnia,” ha dichiarato Jason Ong, professore associato di neurologia alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, in Illinois.

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