Globalizzazione

Zero privacy, il progetto del potere mondiale. Tutti controllati 24 ore su 24

Zero privacyInvitiamo a leggere questo articolo pubblicato nel mese di luglio 2013. Si sta tutto concretizzando! E sarà sempre peggio...

Secondo Marlon Brando, la privacy non era «semplicemente un diritto, ma un prerequisito assoluto per vivere». Bei tempi.

Oggi, «proteggere è veramente un parolone, anche un po’ improprio», accusa Glauco Benigni: «Ciò che appare è che la sfera pubblica globalizzata – i governi, i militari, i trader, i tecnocrati – vogliano impedire che la raccolta e il trattamento dei dati sia ostacolata dal sacrosanto bisogno di riservatezza, e per far questo hanno organizzato un sistema molto complesso di protezione regolata, al quale è impossibile sottrarsi e nel quale è quasi impossibile intervenire».

Ma allora Orwell aveva ragione? «La domanda ormai appare retorica». Governi ossessionati dalla sicurezza, trader ossessionati dal guadagno e tecnocrati facilitatori del controllo formano una terna che non consente scampo: «La privacy è stata abbindolata, sedotta e stuprata da bambina. E ora, i suoi stupratori travestiti da padri di famiglia ne fanno mercimonio».

Inutile scandalizzarsi per il caso Snowden: da anni siamo diventati tutti “trasparenti”, a nostra insaputa. «Telecamere, smartphone, Internet e in generale ogni technodevice digitale, unitamente alla velocità di raccolta, consultazione, riproducibilità dati e alla loro archiviazione – scrive Benigni nel suo blog – hanno sgretolato la barriera che la privacy tentava di erigere». Così, «il diritto è diventato un sogno infantile e la protezione evocata si è sostituita al problema».

Francia sempre più libera: Hollande schederà 60 mln di cittadini

Hollande  - matrixHollande e Valls approvano un decreto per far nascere un enorme database

Paura del terrorismo?

Deriva autoritaria?

Oppure deriva autoritaria con la scusa del terrorismo?

O solo l'utilizzo delle nuove tecnologie sempre più invasive che annullano la privacy?

La Francia ha deciso di schedare 60 milioni di persone.

Secondo quanto ha rivelato il quotidiano Le Monde, il governo di Parigi ha approvato in sordina durante il ponte di Ognissanti un decreto che prevede la creazione di un unico ed immenso database con foto, dati biometrici e impronte di ogni cittadino francese, ma anche gli indirizzi di casa o di posta elettronica.

Il decreto è stato iscritto nella Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre scorso. In pratica, si tratta di raccogliere e riunire in un unico sistema l'insieme dei dati di due elenchi in passato distinti: quello dei passaporti e quello delle carte d'identità.

Viviamo in una condizione di perenne schiavitù. Una scelta voluta?

Ragazzi schiavi del telefoninoTi sei mai chiesto perché nessuno reagisce di fronte all’infame ondata di oppressione e abuso di ogni tipo che stiamo subendo?

Non rimani perplesso del fatto che non succede assolutamente nulla, viste le tante rivelazioni di casi di corruzione, ingiustizia, ruberie e prese in giro della legge e della popolazione in genere, alla quale si è rubato letteralmente il presente e il futuro?

Ti sei mai chiesto perché non scoppia una rivoluzione di massa e perché tutti sembrano essere addormentati e ipnotizzati?

In questi ultimi anni ogni tipo di informazioni che dovrebbe aver danneggiato la struttura del Sistema fino alle sue fondamenta, è stata resa pubblica, eppure questa stessa struttura continua a essere intatta senza neppure un graffio superficiale.

Questo rende palese un fatto veramente preoccupante che sta sotto il nostro naso e al quale nessuno presta attenzione.

Il fatto che CONOSCERE LA VERITÀ non importa a nessuno, sembra incredibile, ma i fatti lo confermano giorno dopo giorno.

L’informazione non è rilevante

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