Corea del Nord: qualcuno ha fatto esplodere il missile balistico. Un Ufo?

Corea del Nord: qualcuno ha fatto esplodere il missile balistico. Un Ufo?L'astronauta Edgar Mitchell, scomparso il 4 febbraio 2016, divulgò il quesito: “gli extraterrestri ci salveranno da una possibile guerra?”. Egli ha sempre sostenuto che civiltà extraterrestri visitarono più volte la Terra con lo scopo di controllare le attività militari nelle basi missilistiche degli Stati Uniti. Molti avvistamenti di oggetti non identificati furono notati nelle zone più sensibili, come il poligono nucleare situato nel deserto del New Mexico.

Anche all'inizio della guerra fredda tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica - sostenne Edgar Mitchell - gli alieni monitorarono con cura l'evolversi degli eventi per bloccare sul nascere una guerra nucleare. Questa strategia aliena gli fu confermata da molti ufficiali dell'Air Force che lavoravano all'epoca in postazioni di lancio di missili balistici.

Sembrerebbe che in molte occasioni i missili vennero addirittura resi inoffensivi o disabilitati dagli alieni.

l'episodio storico più eclatante accadde nell'ottobre 2010: una cinquantina di missili balistici intercontinentali (ICBM) furono scollegati e resi inoffensivi.

Scienziati sostengono che gli alieni avrebbero progettato il DNA umano

DNA alienoUn paio di scienziati dal Kazakhistan credono che la nostra specie sia stata progettata da un potere superiore, una civiltà aliena che voleva o preservare un messaggio nel nostro DNA o semplicemente impiantare la vita su altri pianeti.

Maxim A. Makukov del Fesenkov Astrophysical Institute e Vladimir I. Shcherbak del al-Farabi Kazakh National University hanno passato 13 anni a lavorare per il Progetto del Genoma Umano: una missione che sperava di mappare il DNA.

Sono giunti alla conclusione che gli esseri umani sono stati progettati da un potere superiore, con una serie di schemi aritmetici e un linguaggio simbolico ideografico, codificato nel nostro DNA.

Credono che il 97% delle sequenze non codificate nel DNA umano, sia un codice genetico di forme di vita aliene.

Secondo la loro ricerca:

“la nostra ipotesi è che una civiltà extraterrestre più avanzata fosse impegnata a creare una nuova vita ed impiantarla su vari pianeti. La Terra è solo uno di questi. Quel che vediamo nel nostro DNA è un programma che consiste in due versioni, un codice gigante strutturato ed un codice semplice o di base.”

Scoperto il ruolo delle vitamine e aminoacidi nelle cellule staminali

Vitamine e aminoacidiIl team internazionale guidato dai ricercatori dell’Igb-Cnr ha svelato l’importanza di questi metaboliti nel destino delle cellule staminali embrionali. La scoperta, pubblicata su Stem Cell Reports può portare a risvolti applicativi importanti in campo oncologico e nella medicina rigenerativa

Vitamine e aminoacidi ricoprono un ruolo fondamentale nelle alterazioni epigenetiche, ossia nei meccanismi cellulari coinvolti nello sviluppo di malattie come il cancro. La scoperta, che promette risvolti applicativi in campo oncologico, arriva da un team internazionale coordinato dall’Istituto di genetica e biofisica 'A. Buzzati-Traverso' del Consiglio nazionale delle ricerche (Igb-Cnr) di Napoli, che ha coinvolto gli Istituti Cnr di chimica biomolecolare (Icb-Cnr) e di applicazioni del calcolo (Iac-Cnr), la Radboud University, Nijmegen (Olanda) e University of California, San Francisco (Usa). Lo studio è pubblicato sulla rivista Stem Cell Reports.

“Abbiamo scoperto con sorpresa che nelle cellule staminali un ruolo chiave è svolto da due insospettabili attori denominati 'metaboliti' (molecole molto piccole indispensabili per la vita della cellula) che corrispondono alla Vitamina C e all’aminoacido L-Prolina”, spiega Gabriella Minchiotti, tra gli autori dello studio e ricercatrice Igb-Cnr. “Abbiamo dimostrato che le cellule staminali embrionali pluripotenti (ossia cellule staminali presenti nei primissimi stadi dello sviluppo), se trattate con Vitamina C acquisiscono uno stato più immaturo (primitivo), mentre se trattate con l’aminoacido L-Prolina danno luogo alla formazione di una cellula embrionale più matura (stato cosiddetto primed).

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