I campioni prelevati dal drone ad alta quota rilevano metalli killer

I campioni prelevati dal drone ad alta quota rilevano metalli killerSono stati recentemente eseguiti i primi prelievi in quota per mezzo di un drone semi-professionale. I prelievi si sono avvalsi del “DJI Drone Phantom 4”, fornito di videocamera in alta risoluzione (12 MP/4K) e sistema di controllo GPS.

A bordo del velivolo radiocomandato è montato un kit (realizzato ad hoc) che aspira l'aria in quota e la deposita su filtro 3M. Il drone ha raccolto, in più sessioni, residui di pulviscolo in un’area non antropizzata, ma costantemente attraversata da corridoi di discesa impiegati da aviogetti civili in avvicinamento allo scalo aeroportuale di Nizza.

È stato dunque seguito un protocollo rigoroso con il fine di prelevare campioni utili a rilevare i composti chimici presenti in atmosfera in relazione alle attività di biogeoingegneria criminale.

Come sito, è stata scelta un’area dell’entroterra ligure adatta all’uopo. I prelievi sono stati eseguiti in più sessioni, quindi il filtro di raccolta è stato smontato e le polveri accumulatesi su di esso sono state sottoposte alla procedura idonea ad analizzarle con reagenti della Osumex, come indicato dal produttore del kit.

I campioni prelevati dal drone ad alta quota rilevano metalli killer

Chef, che materia grigia!

Ricercatori Ibfm-Cnr, in collaborazione con la Federazione italiana cuochi, hanno analizzato per la prima volta, tramite risonanza magnetica e test neuropsicologici, il cervello degli head Chef. Ne emergono fenomeni di plasticità neurale e particolari abilità motorie e cognitive legati alla dimensione della brigata squadra da coordinare in cucina. Lo studio è pubblicato su Plos One

Anche gli chef, come già provato per i musicisti e gli alpinisti, presentano un cervelletto più sviluppato rispetto alle persone che svolgono altri lavori. A rivelarlo uno studio dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Catanzaro pubblicato sulla rivista Plos One.

I ricercatori si sono chiesti se il lavoro di direzione di cucina possa produrre un iper-sviluppo cerebrale e rendere più abili e veloci: le attività che richiedono un continuo aggiornamento e perfezionamento delle capacità acquisite nel tempo sono infatti di fondamentale interesse scientifico.

“Le neuroscienze si sono sempre occupate di musicisti, scacchisti, taxisti e sportivi, dimostrando che l’allenamento finalizzato al miglioramento delle proprie prestazioni produce fenomeni di plasticità neurale rilevabili con le tecniche di risonanza magnetica”, spiega Antonio Cerasa, ricercatore Ibfm-Cnr, che ha ideato e coordinato lo studio. “Nessuno, però, aveva mai studiato gli chef, una categoria di lavoratori impegnati per lunghi periodi di tempo in un’attività motoria e soprattutto cognitiva molto particolare”.

Un climatologo: il ghiaccio artico potrebbe sparire entro il 2100

Cambiamenti climaticiIl ghiaccio della Groenlandia, sciogliendosi, determinerà grossi impatti sulla corrente del Golfo

Speriamo che qualcuno capirà a quali rischi il pianeta va incontro se continuerà a uccidere l'ambiente e a inquinare: il Mediterraneo sta diventando sempre più salato e caldo, gli oceani si stanno acidificando, si alza il livello del mare soprattutto per dilatazione, i pesci migrano verso nord, con impatti rilevantissimi sulla biodiversità. Le barriere coralline sono a rischio.

È lo scenario illustrato a Slow Fish da Vincenzo Ferrara, fisico e climatologo.

“Lo scorso marzo i livelli di Co2 hanno superato le 406 parti per milioni - ha sottolineato Ferrara in un dibattito alla manifestazione in corso fino a domenica al Porto Antico di Genova -. È un grosso campanello d'allarme. Una cosa simile si è verificata solo 60 milioni di anni fa, ai tempi dei dinosauri. Il ghiaccio artico entro il 2100 scomparirà completamente. Il ghiaccio della Groenlandia, sciogliendosi, determinerà grossi impatti sulla corrente del Golfo”.

Inevitabili le conseguenze sulla pesca.

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