La storia delle foreste islandesi abbattute dai Vichinghi

IslandaCome trovare l’uscita da una foresta islandese? Basta alzarsi in piedi. È la vecchia battuta sulle minuscole foreste del paese, che infatti ricoprono appena il 2 per cento della sua superficie nazionale.

Ma non è sempre stato così. Quando i primi vichinghi sbarcarono sull’isola la trovarono coperta di foreste. Secondo un'antica prime saga, “a quel tempo, l'Islanda era coperta di boschi, tra le montagne e la riva”.

Ma i vichinghi cominciarono prontamente ad abbattere le foreste per fabbricare navi, e a dissodare il suolo per farne campi e pascoli. “Così hanno eliminato il pilastro dall'ecosistema”, spiega al New York Times Gudmundur Halldorsson, ricercatore del Soil Conservation Service island.

E non basta. I vichinghi hanno anche importato pecore nell’isola, che hanno impedito la ricrescita degli alberi “Il pascolo ovino ha impedito la rigenerazione delle betulle dopo il taglio e l'area boschiva ha continuato a ritirarsi”, spiega il Servizio forestale islandese. In passato la scomparsa delle foreste è stata imputata a una specie di la piccola era glaciale, o alle eruzioni vulcaniche, ma la più recente ricerca ha individuato il vero responsabile: l’uomo.

Tendenzialmente preferiamo la menzogna alla Verità

MenzogneIl MessYAH Yahushua rappresenta la Via, la Verità e la Vita. Ogni cosa è stata creata e pensata per mezzo di Lui, ogni aspetto della nostra vita può essere ricondotto alla sua Opera.

Oggigiorno la società “civile” ama creare miti e mistificazioni di ogni genere, al fine di piegare la Verità alla propria giustificazione. Nel corso del tempo la figura messianica si è indebolita, è diventata un’icona fragile piuttosto che la Via per la Salvezza; abbiamo costruito un Cristo a nostra immagine e somiglianza, per tutte le stagioni, per ogni nostra esigenza più intima. Il peccato (fallimento dell’obiettivo) è diventato qualcosa di normale, la pietra fondante della società moderna. Non a caso oggi il mondo giace sotto l’influenza del male e di ogni sua forma.

Noi sappiamo che siamo da Eloah, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. (1Giovanni 5:19)

Se ci soffermiamo a comunicare con le persone si nota subito un distacco, uno scollamento fra la realtà dei fatti e un mondo parallelo virtuale, adatto a nascondere ogni subdola giustificazione. Tutto viene mistificato, nonostante le prove, nonostante le evidenze, l’uomo moderno preferisce la menzogna alla Verità.

Il sistema altera a suo favore le regole. Ma al gregge non importa

MatriceL’Italia è stata trasportata in discarica e serve quanto prima un sacchetto. Possibilmente biodegradabile… Il cervello e l’intelligenza del gregge oramai sono un optional e un vero e proprio mistero. Viviamo in una dittatura oligarchica sfacciatamente manifesta, nella quale ci hanno svuotato e privato di ogni diritto, libertà e sovranità (monetaria, economica, politica) e il popolino si preoccupa e si scandalizza per il sacchetto della spazzatura!

Migliaia di persone su Facebook e nel web si stanno mobilitando per acquistare le zucchine senza sacchetto. Spedizioni punitive di consumatori furibondi entrano nei supermercati con la maschera di Anonymous per prendere in ostaggio le bilance pesa-verdura.

Ha ragione il grande Natalino Balasso quando dice che siamo un popolo da «rivoluzione polleggiata». «Siamo i Pile Fighter: combattenti con la tuta di pile e le ciabatte a forma di Brunetta che si scandalizzano per le ingiustizie di X-Factor». E’ come affogare in un oceano e preoccuparsi dello schizzetto di fango nella maglietta Nike… Abbiamo una gigantesca trave nel didietro e un anello al naso, ma il gregge si preoccupa di pesare singolarmente frutta e verdura per attaccare le etichette evitando così di pagare l’ingiusto balzello legato al sacchetto.

Alla fine tutti soddisfatti per il grande risultato ottenuto, lo postano con tanto di foto fatte magari con l’iPhone da 1000 euro.

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