I 10 cibi meno ecologici secondo Coldiretti

Ciliege nel mercantileSul podio, ricevono rispettivamente un oro, un argento e un bronzo, salgono le ciliegie cilene, i mirtilli argentini e gli asparagi del Perù.

È la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, a rendere nota una classifica.

La top ten dipende dal fatto che per arrivare sulle tavole degli italiani alcuni cibi fanno lunghi viaggi, con conseguente consumo di petrolio ed emissioni di gas serra.

Il più lungo tragitto lo fanno le ciliegie dal Cile che attraversano 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica. Gli danno battaglia i mirtilli dall’Argentina: 11mila chilometri, 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica.

Ma l’elenco è lungo.

La frutta c’è quasi tutta: le more, i cocomeri, i meloni, i melograni, i fagiolini e così via.

Ma eccoli i cibi che avvelenano l’ambiente:

Non assumete zucchero prima di una gara

Niente zucchero prima di una competizioneNon tutti conosciamo ancora a pieno gli effetti dell'assunzione di zucchero da parte di atleti prima di una prestazione sportiva, ma è bene sapere che al contrario di ciò che si possa credere introdurre zucchero prima di una gara non porta benefici negli sportivi al contrario limita le loro prestazioni e influisce negativamente sulla resistenza e le prestazioni generali, scopriamo il perché.

Gli Effetti dello zucchero sull'atleta prima di una competizione

A quanti di noi, da bambini, l’allenatore ci dava da succhiare qualche zolletta di zucchero prima della partita?

Ancora me lo ricordo. Sono passati molti anni, ma aimè la cattiva abitudine di dare zuccheri poco prima della gara non è del tutto tramontata. Sono nate variarti altrettanto scorrette come somministrare bevande strapiene di zucchero.

È vero che lo zucchero fornisce calorie, ma è altrettanto vero che se ingerito un ‘ora prima dell’attività sportiva anziché darci la “carica” contribuisce a farci stancare prima e abbassa le nostre performance. Vediamo perché e con cosa, eventualmente, sostituirlo.

I 16 punti che determinano la nostra dipendenza alla Matrix

MatrixIl mondo di oggi è uno strano posto.

Fin dai primi anni di vita siamo sommersi di input che ci incoraggiano a percorrere iter preconfezionati. Lungo il percorso ci mettono i paraocchi per ostacolare la nostra ricerca di alternative alle azioni e al pensiero della mandria.

Eppure se ci fermiamo un attimo a riflettere riusciamo a cogliere la complessità della vita. Riusciamo a realizzare che l'esperienza umana possa estrinsecarsi in un numero virtualmente infinito di possibilità e che forse il mondo oggi è in fiamme perché sempre più raramente gli individui si sono fermati a chiedersi come mai le cose non fossero fatte in una maniera più intelligente, etica e sensibile.

Questo articolo non vuole essere una critica di scelte di vita o situazioni personali di chicchessia. La seguente lista di 16 sintomi di schiavitù è stata pensata solo come approccio osservativo per aiutare a identificare il disegno con cui altri hanno pianificato la nostra esistenza.

Continuate a leggere, e vi prego di commentare qui sotto aggiungendo tutto quanto vi sembra opportuno.

1. Paghiamo le tasse a persone che vorremmo vedere in galera. Questo è forse il più netto indicatore che siamo schiavi di un Sistema. L'idea tradizionale di schiavitù evoca immagini di gente in manette costretta a lavorare nelle piantagioni per sostenere ricchi latifondisti in abiti coloniali. La versione attuale di tale sottomissione è incarnata dalla tassazione iniqua con cui i nostri redditi sono automaticamente defalcati a prescindere dal fatto che approviamo o meno come quel denaro venga riutilizzato.

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