Il traffico di migranti frutta 445 miliardi

Il traffico di migranti frutta 445 miliardi

Un affare d’oro quello del traffico di migranti per molti istituti di credito. Il programma di microfinanza controlla la validità dei contratti e dei documenti di viaggio per garantire che i clienti non siano vittime di frodi da parte di agenti non autorizzati.

È una domanda che tutti, almeno una volta, ci siamo posti: chi finanzia i costosi viaggi della morte che spingono migliaia di disperati su imbarcazioni di fortuna, tra mille peripezie e l’incognita dell’approdo?

Molti giornalisti si sono impegnati nella ricostruzione dei calvari degli emigranti per arrivare al porto di partenza, delle condizioni schiavistiche cui sono sottoposti dalla criminalità locale. Ma rimane irrisolto il tassello iniziale di queste tragiche diaspore, ossia la disponibilità di somme di denaro ragguardevoli, esorbitanti se rapportate al tenore di vita locale, per intraprendere il viaggio. Le inchieste in merito sono limitate e le nostre domande cadono nel vuoto.

Il clima caldo può alterare gli ambienti naturali

Il clima caldo può alterare gli ambienti naturali

La profonda copertura nevosa nella regione artica intensifica le ondate di calore in Eurasia. Il clima caldo, causato dai cambiamenti climatici, può alterare la salute umana e gli ambienti naturali.

Il tempo eccessivamente caldo persistente può causare impatti negativi sulla salute umana, sull'agricoltura e sugli ambienti naturali. Negli ultimi anni, le ondate di caldo sono stata segnalate più frequentemente in Europa e nel Nordest asiatico. “Si ritiene che le interazioni atmosfera-terra interne in Eurasia siano un fattore importante nell'innescare temperature estive anomale. Tuttavia, le ragioni esatte di tali interazioni, che causano ondate di calore, rimangono in gran parte poco chiare”, afferma il professor Tomonori Sato del team di ricerca.

Nel presente studio pubblicato su Scientific Reports, (1) Tomonori Sato e Tetsu Nakamura dell'Università di Hokkaido hanno esaminato un ampio di set di dati derivati dal “database for Policy Decision making for Future climate change” (d4PDF). Il database comprende i dati relativi a un periodo di 60 anni (1951-2010) in cui è incorporata la temperatura della superficie del mare osservata, il ghiaccio marino e la forzatura naturale e antropogenica.

I cambiamenti climatici creano mutamenti biologici negli oceani

I cambiamenti climatici creano mutamenti biologici negli oceani

Nell'ultimo decennio il riscaldamento terrestre ha portato a mutamenti biologici negli oceani senza precedenti. Un nuovo studio internazionale, a cui partecipa il Cnr-Ismar, suggerisce che le future variazioni di temperatura avranno effetti ancor più importanti sulla vita marina.

Secondo il 5th Assessment Report dell'Intergovernmental Panel on Climate Change dal 1995 l'oceano globale ha assorbito oltre il 90% del calore in eccesso intrappolato nell'atmosfera dai gas serra. Tuttavia, solo una minuscola parte degli oceani è attualmente monitorata rispetto al cambiamento globale, il che limita la nostra capacità di prevedere le sue implicazioni sulla biodiversità a scala oceanica.

Alessandra Conversi dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) partecipa a un team di ricerca internazionale, guidato dal Cnrs (Francia), che, utilizzando un nuovo modello numerico globale, prevede che l'aumento del calore oceanico porterà a sostanziali cambiamenti biologici nel mare.

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