Caos

Bambini e adulti uccisi per i loro organi

Organi umaniLo scorso 15 Aprile Africanglobe.net – portale di notizie fondato da un’organizzazione che mira alla divulgazione di news inerenti il terzo continente più grande per estensione – ha riferito del ritrovamento, su un tratto della costa orientale di Alessandria d’Egitto, dei cadaveri mutilati di nove cittadini somali.

Le immagini dei corpi straziati e letteralmente rattoppati sono state diffuse in un inquietante filmato apparso prima su Kalsan TV – un canale televisivo satellitare in lingua somala che ha sede a Londra -, poi su Facebook e Youtube.

Il video mostra, tra gli altri, i corpi di una madre e dei suoi tre figli – privati di tutti gli organi interni e suturati “alla meno peggio” -, poi identificati in Adar Hassan Addawe (la giovane madre), Abubakr Abdikarim, il figlio di soli 3 mesi, la figlioletta Anfa’ Abdikarim di 18 mesi.

Della quarta vittima, un bimbo di sei anni, non si conosce il nome.

Si ritiene che le vittime fossero migranti ceduti al mercato nero di organi dai trafficanti di uomini cui non hanno potuto pagare il “dazio”, che avrebbe consentito loro di raggiungere le coste europee.

Gli Usa sono il braccio armato dell’aristocrazia nera

Riccardo Tristano TuisL’aristocrazia nera, ovvero: storia occulta dell’élite che da secoli controlla la guerra, il culto, la cultura e l’economia.

È il tema dell’ultima indagine di Riccardo Tristano Tuis, saggista e musicista. Punto di partenza:

quali sono le origini della cosiddetta aristocrazia nera?

Che cosa si nasconde dietro ai simboli, l’araldica e le gesta di certi casati nobiliari?

Che rapporto hanno con il potere?

«Nel corso dei secoli – scrive Tuis – i simboli e le religioni si sono trasformati in diábolos, strumenti d’inganno per separare anziché essere impiegati nella loro funzione naturale di unità (symbolon)», all’insegna del “divide et impera”, che «è stata da sempre la regina delle strategie finalizzata al mantenimento del potere dell’aristocrazia nera sul territorio». Poche famiglie, da sempre, controllano la nostra vita.

Banca mondiale: i flussi migratori sono una minaccia per l'economia globale

Christine LagardeLo afferma la Banca Mondiale ribadendo l'allarme lanciato negli ultimi giorni da Fmi e G20, che ritengono il flusso dei migranti uno dei rischi sulla ripresa

La crisi dei rifugiati rischia di essere una minaccia per l'economia globale, con il timore che la crisi si ampli ad altri Paesi africani. Lo afferma la Banca Mondiale ribadendo l'allarme lanciato negli ultimi giorni da Fmi e G20, che ritengono il flusso dei migranti uno dei rischi sulla ripresa.

“C'è bisogno dei migranti. Dobbiamo aumentare la diversità e l'inclusione nelle nostre società. Non solo perché è la cosa giusta da fare, ma per ragioni economiche”, afferma la Banca Mondiale. La crisi dei rifugiati è un “disastro umanitario”, ha detto presentando il World Economic Outlook Maurice Obstfeld, il capo economista del Fmi, sottolineando che si tratta anche di un test per l'Unione Europea.

Secondo uno studio del Fmi sui migranti pubblicato in gennaio, in Europa sono necessarie azioni per sostenere la loro integrazione nella forza lavoro, così da allentare i timori per l'esclusione sociale ma anche per i potenziali benefici economici di lungo termine.

Pagine