Le regole per chi soffre di ulcera

La dieta da seguire, per tutti coloro che soffrono di ulcera, prevedere cibi leggeri e poco calorici come i cereali e le verdure cotti a vapore

Tutti coloro che soffrono di ulcera devono curare scrupolosamente l'alimentazione. Ci sono alimenti che si possono mangiare ed altri da evitare.

Vanno seguite alcune regole: nel corso della giornata bisogna suddividere l'assunzione del cibo in piccoli pasti, né troppo caldi, né troppo freddi. I cibi, preferibilmente delicati e poco calorici, vanno masticati con cura e soprattutto con calma.

Tutti coloro che soffrono di ulcera non devono mai mangiare cibi che potrebbero provocare pesantezza o bruciore allo stomaco. La dieta da seguire deve prevedere cibi leggeri e poco calorici come i cereali e le verdure.

Lo stomaco affetto da ulcera digerisce bene: le carote, l'insalata verde, i pomodori, i piselli, le zucchine e i fagiolini. Tutte verdure ricche di vitamine e sali minerali. Lo yogurt è ben tollerato, come pure i dolci alla frutta senza panna o a base di pasta frolla.

Non vanno assolutamente trascurate le modalità di preparazione delle pietanze.

Con lo scopo di non irritare lo stomaco, i metodi di cottura da privilegiare sono: il cuocere al vapore, lo stufare e il lessare. Vanno benissimo: il caffè d'orzo, i centrifugati di verdure le tisane.

Gli alimenti non adatti sono tutti i latticini, almeno quelli troppo grassi.

Il CO2 compromette l’ambiente marino

La ricerca ha stimato che l’aumento di CO2 sull’ambiente marino potrebbe porvocare una erosione delle spiagge e maggiori rischi di inondazioni

Scienziati di Cnr e Università Ca’ Foscari hanno realizzato la prima ricerca scientifica sugli effetti a catena che legano emissioni in atmosfera ( CO2 ), acidificazione del mare ed erosione costiera.

Il Mediterraneo caso di studio: possibile calo dei sedimenti del 31% al 2100. I risultati pubblicati su Climatic Change.(1)

Dune e spiagge potrebbero modificare il loro aspetto per l’aumento di emissioni di anidride carbonica in atmosfera, già tra le concause del cambiamento climatico in atto. A svelarlo un lavoro coordinato dall’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ias) di Oristano, svolto in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia. La ricerca, pubblicata sulla rivista Climatic Change, ha analizzato la catena di effetti innescati dall’aumento di CO2 sull’ambiente marino, stimando che da oggi al 2100 l’accumulo dei sedimenti alla base dei sistemi dunali mediterranei potrebbe calare del 31%, con erosione delle spiagge e maggiori rischi di inondazioni. Il caso di studio analizzato dai ricercatori è stata la baia di San Giovanni, lungo la penisola del Sinis, in Sardegna.

“Lontano dalle foci dei fiumi, i sistemi duna-spiaggia possono essere formati, interamente o in buona parte, da sedimenti carbonatici prodotti dagli ecosistemi marini, ad esempio praterie sottomarine di Posidonia oceanica”, spiega Simone Simeone, ricercatore Cnr-Ias, che ha coordinato lo studio. “Tali sedimenti potrebbero essere dissolti dall’acidità crescente dei mari: secondo recenti studi entro fine secolo il pH marino potrebbe scendere di circa 0.4 unità. A provocare l’acidificazione degli oceani, come noto, è l’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera”.

Lavarsi le mani previene le infezioni

Con le mani ci si mette di continuo in contatto con il mondo esterno ricco di germi e batteri responsabili anche di gravi infezioni

L'igiene delle mani è peculiare per la prevenzione dalle infezioni.

Le linee guide da seguire parlano chiaro: lavare con cura le mani più volte al giorno significa salvaguardare la propria salute. Con le mani ci si mette di continuo in contatto con il mondo esterno ricco di germi e batteri responsabili anche di gravi patologie.

Quando sono sporche le mani vanno di sicuro lavate, ma non solo: quando si entra in casa vanno assolutamente lavate, prima di toccare qualsiasi cosa situata all'interno della propria abitazione. Anche prima di consumare ogni pasto bisogna lavarsi le mani. Dopo essersi soffiati il naso possiamo diventare veicolo di contagio e quindi lavarsi le mani significa rispetta la salute di chi verrà a contatto con noi.

Con lo scopo di allontanare il pericolo di contaminarsi, quando si frequentano posti affollati non ci si deve dimenticare di lavarsi le mani. I posti più soggetti a contaminazione sono: metropolitane, stazioni, bar, aeroporti, supermercati (attenzione al manico del carrello della spesa!) e i bagni pubblici. Bisogna stare attenti anche agli animali: dopo aver accarezzato gatti, cani e altri animali è utile provvedere alla pulizia delle nostre mani. Prima di procedere nel curare una ferita le mani devono essere accuratamente lavate.

Come si fa a lavarsi le mani?

Sembra una cosa facile ma non è proprio così! Molti si limitano a sciacquarsi le mani con l'acqua pensando di aver fatto cosa giusta.

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