Dalla parte del cittadino

Hai una cam collegata? Allora protesti essere spiato pubblicamente

SpySe avete una cam connessa in rete, e non avete cambiato la password originale (quella inserita di default), vi conviene fare un giro su un sito web che ha raccolto filmati in streaming da oltre 73.000 telecamere collegate a internet da tutto il mondo.

Infatti, ogni volta che la cam viene accesa, potrebbe essere accessibile a chiunque.

Il sito in questione è Insecam.com e raccoglie i feed provenienti da telecamere IP in tutto il mondo, per la maggior parte – oltre 11.000 – dagli Stati Uniti. Ma ben 2.870 sono telecamere italiane.

Alcuni degli scatti sono innocui, riprese interne di sorveglianza di negozi, uffici e parcheggi, ma ci sono anche camere da letto.

Molte delle telecamere sono babycams di sorveglianza per i bambini.

Potete risolvere il problema, semplicemente impostando una nuova password.

Ci sono 40.746 pagine di telecamere non garantiti solo nei primi annunci 10 paesi: 11.046 negli Stati Uniti; 6536 in Corea del Sud; 4.770 in Cina; 3.359 in Messico; 3.285 in Francia; 2.870 in Italia; 2.422 nel Regno Unito; 2.268 nei Paesi Bassi; 2.220 in Colombia; e 1.970 in India.

Il governo italiano elargisce al Vaticano 6 mld di euro

Papa FrancescoAi cittadini viene chiesto, sempre più spesso, di fare sacrifici per far quadrare il bilancio dello Stato. Eppure, nonostante la crisi delle finanze pubbliche, il Governo continua a regalare 6 miliardi l’anno al Vaticano, tra fondi pubblici ed esenzioni.

Ecco tutti i privilegi riservati alla Chiesa Cattolica e denunciati dalla Uaar sul sito icostidellachiesa.it.

L’Uaar parte dall’assunto che le religioni (tutte) dovrebbero essere sostenute da chi le professa. Ciò non accade, quantomeno in Italia, grazie a un numero considerevole di leggi e normative emanate in favore delle comunità di fede. Nessuno è al corrente dell’entità dei fondi pubblici e delle esenzioni di cui, annualmente, beneficia la religione che ne gode incomparabilmente più delle altre, la Chiesa cattolica nelle sue articolazioni (Santa Sede, Cei, ordini e movimenti religiosi, associazionismo, eccetera).

Non la rendono nota né la Conferenza Episcopale Italiana, né lo Stato. È per questo motivo che l’Uaar ha deciso di dar vita alla piattaforma I costi della Chiesa: l’obiettivo è di presentare una stima di massima che sia la più attendibile e accurata possibile, citando estesamente le fonti e utilizzando metodologie trasparenti. Il compito non è per nulla facile, perché la cifra reale e precisa è quasi sicuramente ignota sia allo Stato, sia alla Chiesa. Occorrerebbe infatti esaminare, delibera per delibera, capitolo di spesa per capitolo di spesa, il bilancio dello Stato e quelli di tutte le Regioni, le Province, i Comuni, gli enti pubblici, le società a partecipazione pubblica.

L'FMI ha un progetto per il prelievo forzoso. Tutti i media tacciono tranne Die Welt

FMI“Un piano del FMI permetterà di eseguire le sforbiciate più rapidamente e più radicalmente nel futuro. Queste colpiranno i titolari di assicurazioni sulla vita e di fondi pensione”, strilla il sottotitolo di un articolo di Frank Stocker pubblicato il 25 giugno su welt.de, dedicato ad un documento del FMI pubblicato il 22 giugno, in cui si raccomanda di utilizzare i soldi dei “risparmiatori” per pagare titoli di debito sovrano impagabile.

Il documento è passato quasi inosservato sui media, forse proprio a causa dello scottante tema affrontato.

Stocker scrive: “Il FMI presenta in questo piano il modo in cui le crisi del debito saranno affrontate nel futuro. La sua affermazione centrale è che l'intervento sarà più flessibile. Suona bene in un primo momento. Ma una conseguenza concreta è che, nel futuro, i creditori saranno coinvolti prima e saranno costretti a rinunciare ai crediti. In Europa, però, questi creditori sono in gran parte titolari di polizze di assicurazioni sulla vita o di altre forme di assegno di anzianità”.

Il documento del FMI prende in esame il caso di un paese membro dell'Euro che “ha perso l'accesso al mercato” e il suo “debito è ritenuto sostenibile ma con probabilità non alta”. In parole semplici, ciò significa che “se un paese ottiene denaro dagli investitori solo offrendo orribili rendite, e il suo debito diventa difficilmente sostenibile, allora i creditori iniziali devono essere espropriati”.

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