Previsioni

Controllo totale delle masse: tutti microchippati alla nascita entro 10 anni

Neonati microchippatiDopo aver fatto le prove tecniche con i nostri animali domestici, sono pronti per il salto di qualità.

Gli increduli avranno un’altra decina di anni per dire che si tratta di una bufala e che noi siamo complottisti, paranoici e visionari.

Poi, quando verranno microchippati i loro figli, cambieranno il preamobolo e diranno qualcosa tipo: “Ma che male c’è, lo fanno per la salute dei nostri bambini, siete i soliti complottisti, paranoici e visionari”.

Veniamo ai fatti: Leslie Saxon, capo della divisione di cardiologia della University of Southern California, in una conferenza organizzata dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers, ha detto che entro dieci anni i neonati riceveranno un tatuaggio contenente un microchip in grado di monitorare tutti i parametri vitali.

I dati potranno essere trasmessi direttamente allo smartphone dei genitori e dei pediatri per monitorare la salute dei bimbi in tempo reale [Fonte: Il Secolo XIX]

Avevamo già parlato di una proposta simile nel lontano 2012 (leggi qui) ma ora sembra che la proposta sia diventata ufficialmente una tappa del progetto mondialista di controllo totale delle masse.

L’Asia centrale andrà in tilt a causa dello scioglimento dei ghiacci dell’Himalaya

Everest“Lo scioglimento dei ghiacci dell’Himalaya significa che tutto il sistema di irrigazione del sud continente indiano, del sud est asiatico, dell’Asia centrale andrà in tilt. Significa in tempi brevi un’agricoltura non più in grado di nutrire decine di milioni di persone. Una situazione di stress molto più grave di quella che causò la seconda guerra mondiale e in una regione dove quattro stati posseggono bombe nucleari: India, Pakistan, Russia e Cina”. Grammenos Mastrojeni

Buongiorno agli amici del blog di Beppe Grillo, che so molto sensibili al tema per cui mi batto da vent’anni.

Io studio il degrado ambientale e mi sono reso conto che si è creata una situazione di saturazione che ci porterà presto a uno scenario molto difficile. Mi batto per i miei figli, non per i miei nipoti o pronipoti, perché i grossi guai sono vicini e dobbiamo prendere presto provvedimenti.

Ci troviamo a un bivio. Diverse forme di degrado ambientale, in particolare i cambiamenti climatici, hanno assunto proporzioni tali da sconquassare gli equilibri. Se non c’è equilibrio, la regolarità delle stagioni per esempio, delle piogge, diventa impossibile pianificare e organizzare la convivenza sociale, economica e civile. Siamo vicini a un punto di svolta. Il riscaldamento, che abbiamo alimentato noi, cresce sempre di più. Abbiamo di fronte scenari che aumentano di oltre i due o tre gradi di riscaldamento medio globale e a questa situazione gli scienziati associano la sesta estinzione globale di massa nella natura, e i politici prevedono conflitti, guerre, carestie, instabilità.

Rimanere nell'Euro non ha alcun vantaggio. Lo sostiene uno Studio olandese

Geert WildersUscire dalla moneta unica potrebbe essere la ricetta giusta per far ripartire l'economia: uno studio lo dimostra. Ecco tutti i vantaggi

Uscire dall'euro? Si può. Con le elezioni europee alle porte, la campagna elettorale per i seggi di Strasburgo si annuncia infuocata. Il fronte anti-euro e i partiti euroscettici cominciano ad organizzarsi per accendere la corsa verso il voto e convincere gli elettori che mollare la moneta unica è possibile.

E così in Olanda si portano avanti col lavoro. Il leader del partito di destra olandese Freedom Party, Geert Wilders ha presentato ieri uno studio economico, commissionato alla società di consulenza inglese Capital Economics, che presenta i benefici per l’Olanda rivenienti da una sua uscita non solo dall’Eurozona ma dalla Unione Europea, inserendolo dentro al programma per le elezioni europee su cui chiamerà gli elettori olandesi a votare.

I vantaggi - Lo studio di ben 157 pagine affronta i vantaggi di un’uscita dell’Olanda dall'euro-zona. I vantaggi non sono pochi. Il primo riguarda il maggior potere decisionale da parte di Amsterdam di decidere le politiche commerciali e industriali. Un elemento che di sicuro potrebbe giovare anche all'Italia, dato che dal punto di vista delle politiche economiche e industriali gli ultimi due governi, quello del Prof e di Letta che hanno sempre avallato i diktat di Berlino salvo poi rimangiarsi tutto per bocca di Napolitano.

Pagine