Alimentazione

Pure le bibite gassate senza zucchero fanno ingrassare

Bibite Le bibite gassate senza zucchero vengono usate durante la dieta proprio per questa caratteristica. Tuttavia, non è sempre una scelta valida: se non consumate con moderazione, le bibite sono causa di vari disturbi, dai chili in più ai danni ai denti.

Questo, in sintesi, il messaggio di una ricerca dell'University of Texas (di San Antonio, USA) diretta dalla dottoressa Sharon Fowler e pubblicata dal “Dallas Morning News”.

Gli scienziati sono partiti da un caso concreto: la famiglia West, La madre Laura ed il figlio Michel, consumano almeno 24 lattine di bevande alla settimana. Ma, come spiega la capo-ricercatrice, la loro fiducia è mal riposta: anche senza zucchero le bevande gassate non vanno sottovalutate.

Per cominciare, fanno ingrassare: “Ne basta una al giorno per avere un aumento cinque volte maggiore della circonferenza dell'addome in 10 anni rispetto a chi non ne beve affatto”. E se si è in sovrappeso, il rischio diventa maggiore.

Secondo Fowler, di base il corpo lega al sapore dolce all'assunzione di calorie. Se il sapore dolce non arriva, come per i prodotti senza zucchero, per un po' il corpo rimane spiazzato. Dopo si adatta: il metabolismo diminuisce e si riduce il senso di sazietà, con il risultato di assumere più calorie.

Il cacao può curare la tosse

CacaoIl cacao non finisce di stupire e ai suoi innumerevoli pregi aggiunge ora quello di rimedio naturale per la tosse.

A dirlo è una ricerca inglese della Hull Cough Clinic che ha coinvolto un totale di 300 soggetti per verificare i benefici derivanti dall'utilizzo del cacao in caso di tosse, sia acuta che cronica.

I volontari hanno assunto due volte al giorno per due settimane capsule di teobromina, un alcaloide naturale presente nelle piante di cacao. Stando ai risultati, il 60 per cento dei pazienti ha dichiarato di aver provato sollievo grazie all'assunzione della capsula. Secondo i ricercatori, il contenuto della sostanza all'interno delle compresse è corrispondente a quello garantito da una barretta di cioccolato fondente al giorno.

Si tratta in ogni caso di un rimedio momentaneo perché non appena terminato lo speciale trattamento il disturbo ritorna. In una precedente ricerca condotta dal National Heart and Lung Institute si era evidenziato il meccanismo attraverso il quale la teobromina agisce, bloccando l'azione dei nervi sensoriali e arrestando in tal modo il riflesso condizionato della tosse.

Il coordinatore della ricerca, Alyn Morice, spiega: “questa nuova capsula in uso sembra molto efficace.

Aumenta l'abuso di bevande alcooliche tra le donne

BevitriceMercoledì 5 dicembre 2012 alle ore 17, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 (1° piano), si terrà una seduta congiunta dell’Accademia di Medicina di Torino con l'Accademia delle Scienze e l'Accademia di Agricoltura dal titolo “Alcool e alcool dipendenze”. Relatori saranno il professor Alessandro Cavalli (Dipartimento di Studi politici e sociali dell'Università di Pavia) su “Giovani, alcool e altre dipendenze”, il professor Vittorio Gallo (Medicina Interna 4 dell'ospedale Molinette di Torino) su “Alcool: patologia e vulnerabilità di genere” ed il professor Vincenzo Gerbi (docente di Enologia ed Ordinario di Scienza e Tecnologia degli alimenti del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Torino) su “Non c'è solo alcool nel vino: considerazioni sulla composizione dei vini e sulla loro diversità”.

Le sedute sono pubbliche. Info: accademiadimedicina.unito.it.

L'abuso di bevande alcooliche è una delle cause più rilevanti di malattia e mortalità nei paesi occidentali. Inoltre gli studi epidemiologici degli ultimi anni hanno evidenziato un netto incremento del consumo di alcool nel sesso femminile, con un impatto di ordine clinico più rilevante e precoce rispetto a quanto accade nei maschi.

I motivi della variabilità degli effetti dell'alcool tra gli appartenenti a generi diversi sono legati alle differenze costituzionali tra i due sessi in relazione alla diversa struttura fisica, alla differente distribuzione delle sostanze esogene nel contesto dell'organismo, all'assetto ormonale e, non ultimo, al corredo enzimatico, che costituisce al momento attuale, un interessante motivo di approfondimento delle tematiche di cui si sta discorrendo. A lato di tutto ciò si pone l'aspetto sociale del problema.

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