Alimentazione

Smettete di bere le bibite gassate! Ecco i 10 motivi per convincervi

BibiteLe bibite gassate non solo non rappresentano una bevanda indispensabile per la nostra salute, ma anche un vero e proprio non-alimento, responsabile della diffusione di patologie come obesità, carie e diabete.

Bere bibite gassate e zuccherate non soltanto comporta implicazioni negative per il nostro organismo e per l’ambiente, a causa dell’inquinamento e dello spreco di preziose risorse idriche, ma anche implicazioni sociali legate allo sfruttamento dei lavoratori.

Smettere di bere bibite gassate significa anche boicottare le multinazionali produttrici delle stesse.

Ecco alcuni validi motivi per dire basta individuati dal blog Fooducate.

1) Perdere peso

Le bibite gassate sono solitamente ricche di zuccheri e di dolcificanti, provocano gonfiore e incrementano, senza che chi le consuma se ne renda particolarmente conto, l’introito giornaliero di calorie. Secondo quanto riportato dal blog Fooducate, berne una lattina al giorno può provocare un aumento di peso considerevole, rispetto a quanto avverrebbe preferendo l’acqua.

Fonte: Biocentro Buenos Aires (labioguia.com)

Ecco le abitudini alimentari che favoriscono l'obesità infantile

Cibo spazzaturaDal 2008 ad oggi sono diminuiti i bimbi tra gli 8 ed i 9 anni in sovrappeso, ma l'Italia è ancora ai primi posti d'Europa per obesità infantile.

Sono frequentissime le abitudini alimenatri scorrette ed i comportamenti sedentari anche se sono in leggero aumento i bambini che fanno attività fisica.

È in sintesi la fotografia scattada nel 2012 dal sistema di sorveglianza “Okkio alla Salute" promosso dal Ministero della Salute.

La rilevazione, che avviene ogni 2 anni, ha coinvolto 46.000 bambini appartenenti a 2623 classi terze della scuola primaria.

I bambini in sovrappeso tra gli 8 e 9 anni sono il 22,1% nel 2012 contro il 23,2% del 2008/2009. I bambini obesi sono invece il 10,2% contro il 12%.

Pertanto un bambino su 3 in Italia ha problemi di peso e di non corretta alimentazione.

I dati fanno emergere una situazione ancor più allarmante nelle regioni del Centro Sud quali: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata.

Tumore al seno, meglio non consumare prodotti caseari

FormaggiIl consumo di prodotti caseari ad alto contenuto di grassi aumenta il tasso di mortalità nelle donne che hanno subito una diagnosi di cancro al seno.

A scoprirlo è una ricerca del Kaiser Permanente pubblicata sul Journal of the National Cancer Institute.

Gli scienziati hanno condotto per la prima volta uno studio atto a segnalare il nesso fra regime alimentare con alto apporto di grassi derivanti da prodotti caseari e sopravvivenza a lungo termine a seguito di diagnosi di cancro al seno.

I ricercatori hanno analizzato un gruppo di donne con diagnosi di cancro al seno ai primi stadi fra il 1997 e il 2000.

Le donne che consumavano quantità maggiori di prodotti caseari mostravano anche una maggiore mortalità, sia per cause legate al tumore che per cause generali.

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