Acqua

Tracce di metalli radioattivi nell’acqua imbottigliata ma non c'è motivo di preoccuparsi

Mai come in questi giorni di caldo uno dei compagni fissi delle proprie giornate è la bottiglia d’acqua, umida ancora di frigorifero. Ne verso come sempre un poco in un bicchiere, un gesto banale e meccanico.

Poso il prezioso carico di oro blu in frigo e l’occhio si posa sull’etichetta che indica i sali disciolti e rimango stupito: contiene tracce di rocce radioattive. Ovviamente sull’etichetta nessun venditore sano di mente metterebbe un’indicazione del genere, ma leggere di tracce di radon, torio ed uranio richiama alla mente qualche lezione di chimica.

A questo punto cerco qualche informazione in più direttamente dal Ministero della Salute e dal sito dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità e trovo quest’indicazione:

nell’acqua potabile: le linee guida fornite dall’Oms e dalla Commissione europea raccomandano un’intensificazione dei controlli se la concentrazione di radon nelle riserve di acqua potabile supera i 100 Bq/litro. Gli Stati Uniti hanno proposto un limite massimo di 159 Bq/litro per le riserve private d’acqua. La Commissione europea raccomanda azioni immediate oltre i 1000 Bq/litro. In Italia, il Consiglio superiore di sanità ha raccomandato che la concentrazione di radon nelle acque minerali e imbottigliate non superi i 100 Bq/litro (32 Bq/litro per le acque destinate ai bambini e ai lattanti).

I benefici dell'acqua per la salute del corpo

AcquaSi sa l’acqua oltre che dissetare, depura l’organismo aiutandolo ad eliminare le sostanze nocive. È un integratore salino per eccellenza e garantisce all’organismo il giusto apporto di sali minerali coerenti con il fabbisogno giornaliero. Basti pensare che il nostro organismo in età adulta è composto per il 55-60% da acqua.

È importante quindi assicurare al nostro corpo una corretta idratazione soprattutto in estate quando per effetto del calore si suda di più e quindi si può tendere facilmente a disidratarsi. Il ripristino dei liquidi nel nostro organismo può avvenire sia attraverso gli alimenti soprattutto la frutta e la verdura che ne contengono in media l’85% sa tramite le bevande. Mediamente è indispensabile assumere una quantità giornaliera di acqua in base alla quota calorica alimentare che si assume nel corso della giornata pari a circa 2 ml per kcal assunta, valore che varia in base all’attività fisica svolta.

Via libera allora all’acqua soprattutto se minerale naturale. Le acque minerali naturali sono quelle riconosciute dal Ministero della Sanità solo in seguito a specifiche analisi microbiologiche e chimico fisiche che servono ad determinarne la composizione e la purezza della qualità permettendo che queste possano essere messe in vendita.

Il deserto avanza, pure in Europa

AssetatoÈ ormai il momento di un nuovo contratto di equità tra gli esseri umani, e tra essi e la natura. Non sarà facile, ma è necessario

Il groviglio con filo spinato fatto di debito e euro barcollante, di feroce aggressione dei mercanti di danaro e derivati che propagano la loro dittatura, assieme al cumulo di lacrime e sangue imposto ai popoli da governi imbelli o complici, rischia di strangolare qualunque altra dimensione del vivere civile e sociale. Per esempio l'ambiente, il rapporto uomo natura. Con quella cosa da niente che si chiama cambiamento climatico e/o riscaldamento globale, di cui si discuteva a Durban, con poco successo di pubblico e di critica, in verità. E dire che qualcuno parla addirittura di possibile "olocausto climatico".

Ora non è certo che il mutamento del clima sia globale e permanente, però indizi pesanti di cambiamento si vedono e toccano con mano. Non nel deserto del Sahel, ma nella ben più vicina Romagna, nonché nelle Marche e in Toscana, attanagliate dalla siccità. Ecco un titolo comparso sulla stampa locale il 27 novembre: Siccità in Romagna. Ecco l'ordinanza, da domani acqua razionata, multe salatissime per chi non la rispetta. Il bacino della diga di Ridracoli è quasi a secco, e rischia di rimanere completamente senz'acqua. L'ordinanza riguarda le province di Ravenna, Forlì - Cesena e Rimini. In seguito all'avviso diramato dalla Protezione civile regionale, le autorità locali hanno imposto a tutti gli utenti di limitare il consumo dell'acqua delle rete idrica agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici. Fino al 31 maggio dalle 8 alle 21 di tutti i giorni è vietato il lavaggio di cortili, piazzali, veicoli, innaffiamento giardini, orti e prati. Senza limite di orario, quindi per tutte le 24 ore, non si potranno riempire piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo (il funzionamento di fontane pubbliche o private è consentito solo se dotate di apparecchiature per il ricircolo dell'acqua).

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