Curiosità

Una ditta svizzera progetta di costruire entro il 2025 un enorme aspira C02

Christoph Gebald e Jan WurzbacherNon è fantascienza, ma realtà. Entro il 2025, la società zurighese Climeworks vuole risucchiare l'1% delle emissioni globali di anidride carbonica dall'atmosfera

HINWIL - Cosa fare per fermare il cambiamento climatico? La società zurighese Climeorks ha avuto un'idea semplicissima: un filtro in grado di aspirare l'anidride carbonica (CO2) dall'atmosfera. Nel 2009 i due ingegneri Christoph Gebald e Jan Wurzbacher hanno fondato l'azienda.

Mercoledì scorso l'impianto è entrato in funzione. È stato installato sul tetto dell'incenerimento dei rifiuti a Hinwil ed è in grado di filtrare 900 tonnellate di CO2 dall'aria ogni anno.

250.000 installazioni in programma - Il progetto della Climeworks è ambizioso e permette persino un guadagno. Il gas aspirato può essere utilizzato in agricoltura o nell'industria delle bevande (carbonatazione). L'azienda spera che il CO2 un giorno possa essere usato anche per i carburanti rinnovabili.

In Svizzera il Canton Vallese ha la sua moneta locale

In Svizzera il Canton Vallese ha la sua moneta localeDa oggi il Vallese possiede la sua moneta locale e complementare ai franchi. Chiamati “farinets”, sono stati lanciati ufficialmente sabato 13 maggio a Sion. I tagli disponibili sono otto - esistono infatti biglietti da 1, 2, 5, 10, 13 (come tributo alle stelle della bandiera), 20, 50 e 100 - e saranno accettati da un centinaio di commercianti, fra i quali troviamo bar, ristoranti, negozi, taxi e persino una fiduciaria, principalmente fra Sierre e Monthey.

L’obiettivo è di favorire e dare dinamicità alla produzione e all’economia locale.

1 farinet per 1 franco - Sabato l’Associazione Le Farinet ha installato “un ufficio-cambio” nel centro di Sion. L’Ufficio del turismo del capoluogo vallesano prenderà poi il suo posto, «ma ogni commercio che accetta i farinets potrà a sua volta cambiare i soldi», precisa Cathy Berthouzouz, responsabile delle relazione con i media.

In tutto sono state stampate banconote per un valore di 500'000 farinets (equivalenti a 500'000 franchi, il “tasso di cambio è infatti 1) che verranno messe in circolazione a ogni acquisto. I fautori del progetto si augurano la partecipazione di almeno 500 persone.

Mappato dal Mit di Boston il "dark web"

dark webNel “lato oscuro” di Internet 25mila pagine, ma solo 7mila sono connesse tra loro. Lo dimostra uno studio realizzato al Mit di Boston e guidato dall'taliano Carlo Ratti

UN GRUPPO di ricerca guidato dall'italiano Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, ha messo a punto la prima mappa del "dark web", la parte più inaccessibile e nascosta della rete Internet.

Secondo lo studio, pubblicato in via preliminare online su arXiv, sarebbe in realtà improprio definire il dark web come una rete, perché le connessioni che legano i suoi siti sono in numero molto inferiore a quelle del web “aperto”.

La gran parte del world wide web è invisibile: sotto la sua “superficie”, accessibile attraverso i motori di ricerca, esiste infatti un mondo nascosto, detto deep web, che si stima essere 500 volte più grande.

Il deep web rappresenta la vera impalcatura invisibile della rete, con contenuti di ogni tipo, dalle reti aziendali alle pagine Facebook, che per motivi diversi non possono essere visualizzati liberamente.

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