Aumenta l'abuso di bevande alcooliche tra le donne

BevitriceMercoledì 5 dicembre 2012 alle ore 17, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 (1° piano), si terrà una seduta congiunta dell’Accademia di Medicina di Torino con l'Accademia delle Scienze e l'Accademia di Agricoltura dal titolo “Alcool e alcool dipendenze”. Relatori saranno il professor Alessandro Cavalli (Dipartimento di Studi politici e sociali dell'Università di Pavia) su “Giovani, alcool e altre dipendenze”, il professor Vittorio Gallo (Medicina Interna 4 dell'ospedale Molinette di Torino) su “Alcool: patologia e vulnerabilità di genere” ed il professor Vincenzo Gerbi (docente di Enologia ed Ordinario di Scienza e Tecnologia degli alimenti del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Torino) su “Non c'è solo alcool nel vino: considerazioni sulla composizione dei vini e sulla loro diversità”.

Le sedute sono pubbliche. Info: accademiadimedicina.unito.it.

L'abuso di bevande alcooliche è una delle cause più rilevanti di malattia e mortalità nei paesi occidentali. Inoltre gli studi epidemiologici degli ultimi anni hanno evidenziato un netto incremento del consumo di alcool nel sesso femminile, con un impatto di ordine clinico più rilevante e precoce rispetto a quanto accade nei maschi.

I motivi della variabilità degli effetti dell'alcool tra gli appartenenti a generi diversi sono legati alle differenze costituzionali tra i due sessi in relazione alla diversa struttura fisica, alla differente distribuzione delle sostanze esogene nel contesto dell'organismo, all'assetto ormonale e, non ultimo, al corredo enzimatico, che costituisce al momento attuale, un interessante motivo di approfondimento delle tematiche di cui si sta discorrendo. A lato di tutto ciò si pone l'aspetto sociale del problema.

In Italia esiste un progetto per obbligare tutti ad abbandonare le banconote

Pagamenti elettroniciProgetto segreto per abbandonare le banconote: sconti Irpef e acquisti deducibili per i cittadini, credito d'imposta e dichiarazione precompilata per i commercianti

Prima la «pesca a strascico» tra tutti i contribuenti, poi le «verifiche a tappeto» sui dati in arrivo dalle banche. Può essere riassunto così, con due sole mosse, il funzionamento del redditometro varato dal fisco e in pista a gennaio. Operazione sulla quale, però, non mancano i dubbi, in particolare sulla correttezza degli estratti conto bancari.

Non a caso i tecnici delle Entrate stanno già studiando il piano «B» per aumentare il gettito dello Stato: tutti i pagamenti elettronici e tracciati, addio scontrini, spese deducibili per le famiglie e sconti fiscali ai commercianti col credito d’imposta. Nel mirino gli acquisti fatti in contante: montagna da 330 miliardi di euro l’anno sotto la quale si nasconde senza dubbio una fetta enorme di evasione, tra i 25 e i 30 miliardi secondo conteggi riservati.

A svelare l’effettivo meccanismo dei nuovi controlli antievasione e i progetti top secret del fisco è stato un funzionario delle Entrate, a colloquio nei giorni scorsi con i rappresentanti di varie associazioni di categoria. I parametri Istat su consumi e automobili (si utilizzerà lo storico mensile «Quattroruote»), dice, serviranno per la scansione di massa. Una sorta di «pesca a strascico» che porterà a galla una valanga di presunti furbetti delle tasse.

Rincallirsi al pc fa male alla salute

Fissato al pcGinocchio bloccato, dolorante e come “arrugginito", con difficoltà nel camminare e rampe di scale che diventano l'Everest.

Sono i sintomi della “sindrome del ginocchio da scrivania", che in questi ultimi dieci anni sta colpendo sempre un maggior numero di persone. Colpa di Internet e dell'uso del pc , che ha cambiato il modo di lavorare di moltissime persone: troppo tempo seduti con le ginocchia nella stessa posizione.

«In Inghilterra hanno fatto uno studio relativamente a questo tipo di disturbo, di cui soffre il 25% degli impiegati - spiega Sandro Rossetti, primario della Divisione di ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma - In Italia non ci sono ancora dati sull'incidenza di questo disturbo».

«Ma il numero delle persone che si rivolgono all'ortopedico per problemi al ginocchio negli ultimi dieci anni è andato aumentando in maniera esponenziale. Si tratta di uomini e donne tra i 40 e i 55 anni - spiega Rossetti - nell'80% dei casi fanno lavori sedentari. Insomma, passano diverse ore fermi, seduti davanti ad un computer. Il problema è che ora non c'è bisogno di spostarsi per fare ricerche: si trova tutto in quella scatola di fronte a noi. Basta navigare su Internet. Prima almeno ci si doveva alzare ogni tanto per prendere un'enciclopedia dalla libreria, un catalogo, un faldone contenente dati. Ora non c'è più bisogno di alzarsi. Si lavora stando seduti e muovendo solo le dita».

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