Prevenzione

Bassi livelli di folati e di vitamina B12 nel sangue possono causare stati depressivi

DepressioneScarsi livelli di vitamina B12 e folati nel sangue possono aumentare il rischio di sviluppare sintomi di depressione melanconica, e anche la sindrome metabolica.

Dietro alla depressione, in particolare quella cosiddetta melanconica potrebbero anche esserci insufficienti quantità di folati e vitamina B12 nel sangue, secondo uno studio.

I ricercatori hanno voluto indagare, per la prima volta, come agiscono queste sostanze in queste due forme di depressione che, ricordano i ricercatori, hanno eziologie diverse e sono considerate due sottotipi diversi di depressione.

Lo studio, condotto dai ricercatori del Dipartimento di Psichiatria dell’Etela Savo Sud Hospital District in Finlandia ha coinvolto circa 3.000 adulti ambosessi al fine di osservare quali fossero gli effetti dei due diversi sottotipi di depressione e quale l’influenza su questi dei livelli di sostanze naturali come i folati e la vitamina B12.

«I risultati hanno implicazioni pratiche nella cura dei pazienti con sintomi depressivi – spiega il dottor Jussi Sepp-l- nel comunicato dell’University of Eastern Finland – Per esempio, può essere saggio evitare trattamenti farmacologici che causino un aumento di peso tra i pazienti con depressione non-melanconica, mentre i sintomi depressivo-melanconici possono richiamare uno sguardo ravvicinato circa la qualità della dieta del paziente».

Rincallirsi al pc fa male alla salute

Fissato al pcGinocchio bloccato, dolorante e come “arrugginito", con difficoltà nel camminare e rampe di scale che diventano l'Everest.

Sono i sintomi della “sindrome del ginocchio da scrivania", che in questi ultimi dieci anni sta colpendo sempre un maggior numero di persone. Colpa di Internet e dell'uso del pc , che ha cambiato il modo di lavorare di moltissime persone: troppo tempo seduti con le ginocchia nella stessa posizione.

«In Inghilterra hanno fatto uno studio relativamente a questo tipo di disturbo, di cui soffre il 25% degli impiegati - spiega Sandro Rossetti, primario della Divisione di ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma - In Italia non ci sono ancora dati sull'incidenza di questo disturbo».

«Ma il numero delle persone che si rivolgono all'ortopedico per problemi al ginocchio negli ultimi dieci anni è andato aumentando in maniera esponenziale. Si tratta di uomini e donne tra i 40 e i 55 anni - spiega Rossetti - nell'80% dei casi fanno lavori sedentari. Insomma, passano diverse ore fermi, seduti davanti ad un computer. Il problema è che ora non c'è bisogno di spostarsi per fare ricerche: si trova tutto in quella scatola di fronte a noi. Basta navigare su Internet. Prima almeno ci si doveva alzare ogni tanto per prendere un'enciclopedia dalla libreria, un catalogo, un faldone contenente dati. Ora non c'è più bisogno di alzarsi. Si lavora stando seduti e muovendo solo le dita».

Gli agrumi associati con alcuni farmaci posso rivelarsi altamente pericolosi

PompelmiSe assunti in una dieta comprendente agrumi, in particolare il pompelmo, alcuni farmaci possono rivelarsi pericolosi

Già 20 anni fa gli studiosi del Lawson health research institute di London (Canada) pubblicarono un elenco di medicinali che se assunti in una dieta comprendente agrumi, in particolare il pompelmo, potevano rivelarsi altamente pericolosi. Oggi il numero di farmaci che possono interagire in modo avverso con gli agrumi sono aumentati, se ne contano più di 80, e ogni anno la lista aumenta di 6 nuovi prodotti farmacologici.

Le reazioni comprendono insufficienza renale o respiratoria acuta, emorragie gastrointestinali, tossicità renale e soppressione del midollo osseo. Ma come succede? Il pompelmo è una sorta di volano dei medicinali, è infatti usato insieme ai farmaci a base di statine, e ne aumenta la concentrazione fino al 330%.

“I farmaci a rischio sono quelli somministrati per via orale, che vengono metabolizzati nel tratto gastrointestinale dall'enzima CYP3A4, coinvolto nel metabolismo del 50% dei farmaci più comunemente prescritti”. Ha detto David Bailey, coautore dello studio.

“L'assunzione di una dose anche minima di pompelmo può potenziare gli effetti del farmaco anche se si consuma il frutto molte ore prima di assumere il farmaco”.

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