Abbinamenti alimentari

Rimedi per guarire la sindrome del colon irritabile

Cibo spazzaturaLa sindrome del colon irritabile (IBS) chiamata spesso colite o intestino irritabile, è un disturbo cronico dell’intestino (sia tenue che crasso) che colpisce il 15% della popolazione in Italia e il 20% in America e si presenta come un’alterazione della motilità intestinale, dolori intestinali e difficoltà digestive.

Le donne che soffrono di colon irritabile (IBS) sono circa il doppio degli uomini e se non si lavora sulle cause può andare avanti anche per decenni.

I farmaci comunemente prescritti non curano questa patologia, ma cercano di alleviarne i sintomi.

I sintomi sono spesso: dolore ai fianchi, stitichezza e addome sempre dolorante.

In più, anche le feci iniziano a cambiare, destando preoccupazione. Di solito, dopo l’evacuazione, i sintomi sono meno evidenti, ma ricompaiono molto presto.

Sintomi del colon irritabile

I segni e sintomi più comuni includono:

Come scoprire gli alimenti a cui si è intolleranti

Ci sono alcuni cibi che quando li mangiamo ci fanno stare male, ma non tanto da poterli identificare chiaramente.

Stanchezza, gonfiore, pesantezza sono i sintomi più leggeri, ma nel tempo possono sfociare manifestazioni più gravi come capogiri, nausea, mancanza di lucidità, dermatiti, sovrappeso, tachicardia e danneggiamento e affaticamento di tutto il sistema digerente con conseguenze vaste su tutto l’organismo.

Esistono moltissimi metodi, più o meno riconosciuti dalla medicina ufficiale, per scoprire i cibi a cui siamo intolleranti. Quello che spiego di seguito, ispirandomi al Dottor Mozzi, è un metodo che ti permette ascoltando il tuo corpo di comprendere cosa gli fa male.

IL METODO PER INDAGARE EVENTUALI INTOLLERANZE È SEMPLICE E SI RIDUCE A POCHE NORME

Lista dei cibi alcalinizzanti e acidificanti

CibiCari amici,

è ormai un fatto piuttosto condiviso: la nostra salute è correlata al grado di alcalinità e acidità del nostro organismo. In particolar modo è stato osservato che la malattia dipenderebbe da una condizione iperacida direttamente proporzionale al consumo di cibi manipolati ed edulcorati, all’esposizione ad un ambiente inquinato, allo stress.

Questi e molti altri fattori rappresentano un vero e proprio sconvolgimento del delicato equilibrio acido/basico, costringendo il nostro corpo ad utilizzare il suo “serbatoio alcalino” per far fronte ad una sovrapproduzione di rifiuti acidi.

Cosa possiamo fare?

Diverse cose.

Innanzi tutto constatare la situazione in cui ci ritroviamo e valutare oggettivamente la condizione alcalino/acida del nostro organismo. In secondo luogo cercare di riportare una sorta di equilibrio grazie all’alimentazione.

La tabella qui riportata, scaricabile gratuitamente cliccandoci sopra, è un documento prezioso da tenere in vista nelle nostre cucine. Si tratta di una lista di cibi tratti dal libro di Baroody e Palmisano, Alcalinizzatevi e Ionizzatevi (Bis Edizioni, 2012) che riporta il grado di alcalinità e acidità dei nostri più comuni alimenti e condimenti.

I due autori sottolineano che per il mantenimento di una buona salute occorrerebbe seguire la regola dell’80/20, ovvero dell’ingestione dell’80% di cibi alcalini e del 20% di cibi acidi. Dando un’occhiata alla tabella sarà facile osservare come normalmente la nostra cucina ci riservi esattamente il contrario…

Una nota: la tabella non riporta i dati della carne e del pesce ed è pensata appositamente per un regime dietetico vegetariano.

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