Opinioni

La medicina ufficiale non cura le malattie. Lo afferma un chirurgo

Medicina«La medicina “ufficiale” è falsa ed è solo uno strumento di potere delle Multinazionali della Salute. Essa è incapace di curare le malattie, al massimo lenisce i sintomi apparenti spostandoli su altri organi e generando nuove malattie, che portano il paziente a un circolo vizioso di dipendenza dal sistema sanitario.»

La denuncia arriva nientemeno che da un chirurgo ortopedico con vent'anni d'esperienza, di cui quindici in ospedale. Lui è il dottor Giuseppe De Pace e la sua voce è uno sfogo nato da situazioni vissute in prima persona, durante l'esercizio della sua professione, e che lo hanno portato a riflettere sulla metodologia della medicina così come oggi noi la viviamo (e la subiamo).

De Pace ha visto morire un bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin, in seguito a una terapia che prevedeva la chemio. «La letteratura internazionale parla di sopravvivenza dell'80% con i nuovi protocolli chemioterapici. Notizia molto confortante anche per me che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza», racconta il dottore. Che poi aggiunge: «L'equivoco nasce dal fatto che se il paziente muore dopo un mese per insufficienza renale o epatica, superinfezioni, etc provocai chiaramente dalla chemio, per la statistica non è morto di linfoma!»

Lui è il dottor Giuseppe De Pace e il suo è uno sfogo, pubblicato in una lettera aperta sul web, nato da situazioni vissute in prima persona.

Questo perché la visione della malattia “ufficiale” (che poi è più giovane di quella “alternativa”, come l'agopuntura, ad esempio, che ha oltre 5000 anni di storia) tratta il corpo come sistema biochimico, dove a ogni causa segue una conseguenza (il sintomo).

Samantha Cristoforetti: No, quelle non sono scie chimiche...

Samantha CristoforettiAmantha Cristoforetti, la beniamina degli italiani da salotto ci delizia periodicamente con suggestive fotografie dallo spazio, che spesso scatenano intensi dibattiti.

Infatti chi ha una cultura poco sopra la media e ha studiato un minimo è in grado di fare distinzione tra nuvole e formazioni artificiali, ma la nostra astronauta pare non notare queste grosse differenze.

Questione di ingenuità e ignoranza, o sta nascondendo qualcosa?

Nella giornata del 9 dicembre scorso sono pochi quelli che hanno notato un’emblematica considerazione fatta da Samantha, che in commento ad una sua foto ci fa sapere: “La catena montuosa degli Appalachi. No, quelle non sono scie chimiche”.

Ad una tale affermazione ci viene spontaneo chiederci in quali casi si tratti di scie chimiche, perché un’astronauta ci sta dicendo che in questo caso non lo sono, ma gli altri casi invece?

Samantha Cristoforetti in maniera apparentemente ingenua ci ha fornito una prova inconfutabile sulla loro esistenza, ammettendone l’esistenza in maniera implicita, e non si tratta di una frase lasciata al caso, dato l’enorme spessore che ha la sua persona.

Ma cosa si cela dietro a tutte queste rivelazioni?

Sul lato nascosto della Luna ci sono insediamenti alieni

Base aliena sulla LunaRicercatori ufologi hanno sempre sostenuto che sul lato oscuro della Luna, ci potrebbero essere alcune basi extraterrestri. La teoria suggerisce che se questi alieni provenienti da un pianeta lontano, in un altro sistema solare, potrebbero avere una base o alcuni avamposti sulla Luna, da cui possano fare le loro visite regolari sulla Terra.

Quale posto migliore del lato oscuro della luna, che è perennemente nascosta ai nostri occhi?

A sostegno di questa affermazione, Milton William Cooper, scrittore americano, broadcaster ed ex ufficiale dei servizi segreti dell’US AIR FORCE, ha dichiarato sotto giuramento nel 1989, che il governo degli Stati Uniti è a conoscenza di basi aliene sulla Luna, (per l’esattezza “avamposti”) dove vengono ospitate astronavi che spesso vistano la Terra.

“Al di là della Luna ci sono basi alieni” – dichiara MiltonCooper in un comunicato. “Sono stati visti dagli astronauti delle missioni Apollo. Durante il viaggio sulla Luna sono state fotografate queste basi aliene, che erano dotate di grandi macchine utilizzate per lavori sulla superficie del satellite (forse chissà per estrazione mineraria) e di grandi astronavi“.

Cooper ha scritto anche su altre teorie del complotto, legate al governo degli Stati Uniti.

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