La Svizzera è la nazione meno corrotta d'Europa

Franchi svizzeriAlla ricerca svolta da Ernst&Young hanno aderito oltre 3'000 tra membri di Cda, collegi dei sindaci e Ceo da 36 Stati ZURIGO - Da una ricerca svolta dal network professionale di revisione Ernst&Young, la Svizzera risulta tra i Paesi meno corrotti, detenendo addirittura il primato europeo.

Soltanto il 10% dei manager interpellati dall'agenzia ha risposto che la corruzione è per la Confederazione una prassi abituale.

Alla ricerca hanno aderito oltre 3'000 tra membri di Cda, collegi dei sindaci e Ceo da 36 Stati.

Seguono i Paesi scandinavi, con al secondo posto appaiate la Finlandia e la Svezia (il 12% degli interpellati ha dichiarato l'esistenza della corruzione) e poi la Norvegia (17%).

Atlantide non è una leggenda, si trova al largo di Rio de Janeiro

AtlantideIl mito di Atlantide rivive in Brasile: ricercatori locali, in missione congiunta con colleghi giapponesi, hanno annunciato di aver trovato le prove di un continente che scomparve prima che Africa e America Latina si dividessero.

Un mese di esplorazioni ha portato al rinvenimento, nella regione chiamata ‘Rilievo di Rio Grande’, a 1.500 chilometri a sud-est di Rio de Janeiro, di formazioni di granito e minerali, compresi ferro, manganese e cobalto, elementi diversi dal resto del fondale marino.

È inusuale perché è roccia granitica, e non si trova sul fondale marino, è più comune sulla terra ferma“, ha sottolineato il direttore del servizio geologico brasiliano, Roberto Ventura.

Da qui la convinzione che questa formazione possa essere ciò che resta di Pangea, l’unico continente che i geologi sostengono che sia esistito prima che i continenti cominciassero a dividersi centinaia di milioni di anni fa.

Atlantide
Al momento è solo un’ipotesi da appurare ma il ritrovamento “potrebbe rivoluzionare le nostre conoscenze in materia di formazione ed evoluzione della crosta terrestre“, ha aggiunto Ventura.

Alla missione partecipano anche l’Istituto oceanografico di San Paolo e l’Agenzia per la Scienza e la Tecnologia marina-terrestre giapponese, che ha messo a disposizione il sottomarino Shinkai 6500 utilizzato nelle esplorazioni.

Il codice a barre umano è una realtà

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L’impianto di microchip sta diventando una pratica ordinaria per i nostri animali domestici, ma piacciono meno quando si propone di applicarli alle persone. In un’intervista in un programma radiofonico della BBC la scrittrice di fantascienza Elizabeth Moon ha riacceso il dibattito affermando che mettere il “codice a barre” ai neonati al momento della nascita è una buona idea: “Ciascuno dovrebbe avere un sistema di identificazione permanentemente collegato – un codice a barre se si vuole – un chip impiantato che assicuri un modo semplice, rapido ed economico per identificare gli individui“, ha detto a Forum, uno show settimanale…

Moon ritiene che gli strumenti più comunemente utilizzati per la sorveglianza e l’identificazione – come videocamere e test DNA – sono lenti, costosi e spesso inefficaci.A suo parere, dei codici a barre per umani permetterebbe di risparmiare un sacco di tempo e denaro. La proposta non è troppo inverosimile – è già tecnicamente possibile mettere un codice a barre ad un uomo – ma non si viola il nostro diritto alla privacy? Gli oppositori sostengono che rinunciare a coltivare l’anonimato ci porterebbe ad una società “orwelliana” in cui tutti i cittadini possono essere rintracciati.

Ci sono già, e sono sempre più numerosi, molti modi per monitorare elettronicamente la gente. Dal 2006, i nuovi passaporti statunitensi includono radio tag di identificazione di frequenza (RFID), che memorizzano tutte le informazioni sul passaporto, oltre ad una foto digitale del proprietario.

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