Giorgio Galli: esoterismo e potere per manipolare

Libro magicoIl mago in politica? Conta, sì. Ma non ha l’ultima parola.

Certo, esiste: anche se i giornali non ne parlano mai. E spesso, proprio con il mondo esoterico sono in contatto i servizi segreti. Lo rivela il professor Giorgio Galli, autorevole politologo, per lunghi anni docente all’università di Milano. Un monumento della cultura italiana contemporanea. Classe 1928, ha all’attivo quasi cento titoli: dal volume d’esordio sulla storia del Pci, risalente al ‘53, fino all’ultimo lavoro, “Il golpe invisibile” (Kaos, 2015), che spiega “come la borghesia finanziario-speculativa e i ceti burocratico-parassitari hanno saccheggiato l’Italia repubblicana fino a vanificare lo Stato di diritto”.

Intervistato da Fabio Frabetti e Paolo Franceschetti a “Border Nights” sul ruolo dell’occultismo nella politica, il professore chiarisce: la deriva “magica” dell’esoterismo ha certamente condizionato importanti leader del passato, Hitler in primis. Ma poi il fenomeno si è attenuato.

Perché parlarne, allora?

Perché non ne parla mai nessuno, a livello di ufficialità, se non per liquidare l’argomento in modo sprezzante, come se il fenomeno non esistesse. Altrettanto sbagliato, secondo Galli, l’atteggiamento iper-complottista di chi considera onnipotenti le società iniziatiche, massoneria compresa: hanno il loro peso, senz’altro, ma non possono decidere tutto.

Un terzo della popolazione mondiale respira Aria inquinata

SmogLo afferma un rapporto dell'ong statunitense Health Effects Institute,(1) basato su dati satellitari integrati con il monitoraggio a terra

Il 95% della popolazione mondiale respira aria inquinata, con i paesi in via di sviluppo che sopportano il peso maggiore del problema, che nel 2016 ha fatto 6,1 milioni di morti.

Lo afferma un rapporto dell'ong statunitense Health Effects Institute, basato su dati satellitari integrati con il monitoraggio a terra.(2)

Secondo i dati del rapporto un terzo della popolazione mondiale è esposto sia all'inquinamento esterno che a quello interno, provocato dai combustibili fossili usati per le stufe.(3)

Secondo la stima circa 7 miliardi di persone vivono in zone in cui le polveri sottili superano i limiti delle linee guida Oms, mentre il 60% della popolazione mondiale supera anche i limiti meno stringenti.

Studiare le api in una colonia come i neuroni in un cervello

Studiare le api in una colonia come i neuroni in un cervelloUn team di ricerca dell’Università di Sheffield e dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha scoperto, grazie a un modello matematico, che le api reagiscono all’unisono agli stimoli ambientali analogamente ai neuroni cerebrali, rivelando dinamiche del comportamento umano. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports

Pensare alle api in una colonia come ai neuroni in un cervello può aiutare alla comprensione dei meccanismi alla base del comportamento umano. A rivelarlo uno studio dell’Università di Sheffield in collaborazione con l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Istc-Cnr), pubblicato su Scientific Reports.

“Uno sciame di api può essere considerato un super-organismo composto da migliaia di insetti che rispondono all’unisono a stimoli esterni, come i neuroni del cervello reagiscono alle sollecitazioni che provengono dall’ambiente. Questa somiglianza permette di tracciare precise corrispondenze tra le interazioni tra api responsabili del comportamento del super-organismo e i meccanismi neurali alla base della cognizione, e quindi di identificare le micro interazioni alla base dei meccanismi generali del comportamento umano e non”, spiega Vito Trianni ricercatore dell’Istc-Cnr e coautore dello studio.

Il punto di partenza del lavoro è un modello matematico della sciamatura.

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