Genetica

Identikit dal DNA

Identikit generato da un computer basandosi unicamente sul DNAVisto che non ci sono testimoni oculari noti per l’omicidio di una giovane donna e del suo bambino di 3 anni, omicidio avvenuto quattro anni fa, e visto anche che nessuna telecamere di sicurezza ha ripreso chi ha commesso il delitto, in South Carolina la polizia di Columbia ha pubblicato l’identikit dell’assassino ricorrendo ad una nuova tecnica: il volto è stato generato da un computer basandosi unicamente sul DNA trovato sulla scena del crimine.

È la prima volta che la faccia di un sospetto è sottoposta al pubblico in questo modo, ma non sarà l’ultima. Gli investigatori sono sempre più in grado di determinare le caratteristiche fisiche dei sospetti criminali dal DNA che lasciano sul luogo del crimine, offrendo quello che potrebbe diventare un nuovo e potente strumento, nel caso il DNA non sia già in un database.

Dal DNA è possibile determinare occhi e colore dei capelli di un sospetto in modo abbastanza preciso. È anche possibile prevedere il colore esatto della pelle, calvizie, tipo di capelli, forma del dente e l’età. E, soprattutto, la razza del sospetto: quella cosa che ‘non esiste’.

La fenotipizzazione forense del DNA, come viene chiamata, è utilizzata dalle polizie da anni, ma è la prima volta che si diffonde un identikit preciso basato su questa tecnologia.

Creati in laboratorio omuncoli umani artificiali

Esperimenti biologiciScienziati di una nota multinazionale stanno sviluppando ‘mini’ esseri umani artificiali, nello stesso modo con il quale creano piante geneticamente modificate, con la speranza che queste creature possano sostituire la necessità di uso di animali nei test di laboratorio.

Gli esseri umani artificiali saranno ‘allevati’ con organi che possono essere utilizzati nei test medici.

Le ‘fattorie’ con centinaia di umani artificiali potrebbero realtà entro tre anni. Gli omuncoli GM conterranno microchips programmati per replicare fino a 10 principali organi umani.

Ogni umano GM sarà molto piccolo – delle dimensioni di un microchip, simulando la risposta degli esseri umani a sostanze inalate, assorbite nel sangue, o esposte nel tratto intestinale.

Le prime versioni comprendenti un rene artificiale, cuore, polmoni o intestino vengono già utilizzate dall’industria cosmetica.

Il Times of India ha riferito che i ricercatori dicono che questo utilizzo di esserini umani OGM potrebbe sostituire fino a 90 milioni di animali ogni anno nei laboratori. Uwe Marx, un ingegnere dei tessuti della Technische Universitat di Berlino e fondatore di TissUse, una società di sviluppo della tecnologia ha detto:

“Se il nostro sistema è approvato dalle autorità di regolamentazione, poi si chiuderà la maggior parte dei laboratori di test su animali in tutto il mondo.”

Dalla coda delle lucertole alla scoperta dell’elisir dell’eterna giovinezza

Elisir longevitàRisultati esaltanti sono stati ottenuti partendo dalla coda delle lucertole che ricresce spontaneamente dopo l’amputazione.

È stato individuato, infatti, un gene denominato WNT responsabile della produzione di una proteina che a sua volta innesca, come in una reazione a catena, la rigenerazione cellulare.

Questo gene, già presente anche nell’uomo, con un ruolo importante per lo sviluppo cellulare e per la riprogrammazione delle cellule, secondo uno studio svolto dai ricercatori del Centre for Genomic Regulation (CRG) di Barcellona, se opportunamente stimolato potrebbe provocare un ringiovanimento delle nostre cellule adulte.

Gli studiosi ritengono, infatti, che mentre nelle lucertole il gene abbia conservato intatta questa sua capacità, nei mammiferi l’abbia persa.

Francesco Aulicino, altro italiano fuggito a Barcellona, ha inoltre condotto ulteriori esperimenti riuscendo a scoprire che questo gene agisce in maniera intermittente. Come affermato dalla ricercatrice Ilda Theka, sono state osservate due fasi distinte in cui il gene WNT svolge un ruolo diverso. In particolare: “Inibendo il gene all'inizio del processo e attivandolo alla fine possiamo aumentare l'efficienza della riprogrammazione cellulare ottenendo un numero più elevato di cellule pluripotenti dette IPS”.

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