Infanzia

Traffico di organi: migliaia di minori scomparsi nella sola Italia

MinoriEcco l'orrore sotto i nostri occhi dormienti.

È ormai l'eldorado alla luce del sole della tratta di bambini, specialmente quelli migranti non accompagnati da anima viva, e che nessuno reclama. Il baricentro criminale si è spostato dalla Turchia allo Stivale tricolore.

Attualmente la rotta mediterranea del traffico d'organi umani porta nel belpaese per rifornire il vecchio continente, Israele inclusa.

Non è una leggenda metropolitana, questo commercio criminale esiste, anzi è tollerato da governi e istituzioni, alimentato dalle multinazionali del crimine impunito, grazie all'assordante omertà dei medici e delle loro associazioni di categoria.

Non a caso nessun Paese aderente all’Unione europea ha ancora ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa contro la tratta degli organi umani.

In California si possono comprare neonati

Neonati in venditaLegge shock appena approvata in California. Da febbraio 2016 potranno essere acquistati bambini appena nati.

Ad approvare la legge, è il ministro Abel Ainseberg, che con un gruppo di costituzionalisti e medici, ha scritto la legge, poi approvata dal Parlamento intero con 500 voti favorevoli e 250 contrari. Ben il doppio dell’aula parlamentare californiana si è espressa a favore del provvedimento.

“Molte mamme, non possono o semplicemente non hanno voglia di mantenere i propri figli.

Adesso avranno l’opportunità di monetizzare permettendo a chi ne avrà i requisiti, di acquistare neonati. Ovviamente acquistare è un termine molto forte, ma è così che avverrà, nei fatti, la cosa.

La madre naturale imporrà il prezzo al proprio neonato e la famiglia interessata tratterà solo con lei, proprietaria del figlio.

Questa legge agevolerà le pratiche di adozione, spesso, purtroppo, rivelatesi inefficaci e di troppa lunga durata per i bambini.

Ma basta parlarne, la legge ovviamente farà discutere il mondo intero, ma è un atto di civiltà dovuta e finalmente questa legge riempirà un buco troppo vasto finora scoperto”. Queste le parole del premier.

Si può fare sport già a partire dalla primissima infanzia

Bimbo che fa sportNon c’è mai stata tanta offerta di sport per i bambini. Eppure mai come oggi ne fanno così poco. Una recente ricerca ha dimostrato che solo il 20 per cento tra i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e i 15 anni svolge uno sport in modo regolare. Mentre l’obesità è sempre più diffusa: colpisce dal 5 al 6 per cento dei ragazzi e dal 6 al 7 per cento delle ragazze.

Cominciare presto
Sull’opportunità di cominciare presto a muovere i muscoli non ci sono dubbi. Tanto prima il bambino viene avvicinato, sia pure gradualmente, allo sforzo muscolare, tanto più aumenterà la sua abitudine alla fatica fisica e psicologica. Il piacere per un certo tipo di stanchezza muscolare, la sensazione di padroneggiare il proprio corpo si imparano proprio da piccoli.

Quale sport?
Innanzitutto non solo uno sport, ma più sport e un bimbo di cinque, sei, otto anni dovrebbe praticarne il più possibile. Portare un bambino solo in piscina, oppure solo nel campo di atletica è un errore. È noioso perfezionare fino all’esasperazione lo stesso movimento.

Una vasta scelta

Si può scegliere a seconda dell’età del bambino. Ci sono sport che per essere praticati bene richiedono un’età più matura: la vela, la canoa, il windsurf, la mountain-bike sui sentieri di montagna, il tiro con l’arco o l’atletica leggera presuppongono una coscienza di sé e dei propri limiti, oppure una coordinazione muscolare tali da essere meglio affrontabili alle soglie dell’adolescenza.

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