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- Posted By: Redazione
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Nelle fabbriche turche i bambini siriani vengono sfruttati, minacciati e abusati
12 ore al giorno di lavoro, 6 giorni su 7, 160 dollari al mese di retribuzione: è sfruttamento a tutti gli effetti, ma ciò che stupisce di più è che gli attori di questo dramma siano bambini.
Sfruttati, minacciati, abusati, l’80% di loro non ha accesso all’istruzione.
È ciò che accade nelle fabbriche turche dove centinaia di bambini siriani rifugiati rinunciano inconsapevolmente ogni giorno ai loro diritti e al loro futuro.
I grandi marchi nell’occhio del ciclone
Hanno tutti meno di 14 anni, cercano di aiutare le loro famiglie, sono le vittime perfette per gli sfruttatori: non rivendicano i propri diritti semplicemente perché non li conoscono.
Secondo i dati Unicef sono 2,8 milioni i profughi siriani in Turchia, di questi la metà sono minori. Per i siriani è impossibile trovare un lavoro con un contratto sicuro: secondo la legge gli è vietato ottenere un visto lavorativo.
I bambini siriani vengono così mandati nelle fabbriche di borse, scarpe, vestiti, specialmente di lavorazione del cuoio. In molte famiglie i minori sono gli unici a portare un salario in casa.