Strategie

La Russia costruirà stazioni spaziali in un cantiere orbitante

Vladimir PutinIl progetto del programma spaziale federale dell’Agenzia Roskosmos della Russia, prevede tra l’altro, la creazione di un cantiere orbitante per costruire stazioni spaziali di grandi dimensioni.

Il cantiere orbitale include una piattaforma nello spazio dotata di due bracci manipolatori posti in orbita attorno alla Terra.

L’obiettivo principale della nuova stazione sarà quella di costruire direttamente nello spazio, altre stazioni spaziali orbitanti, eliminando così limitazioni di peso e dimensioni.

Uno degli usi principali per la piattaforma sarà quella che riguarda la costruzione di veicoli spaziali interplanetari.

L’Agenzia Spaziale Russa “Roskosmos”, prevede di eseguire un progetto di cantiere orbitale in varie fasi e questo sarà presentato tra il 2016 e il 2025.

Quindi il governo della Russia vorrà presentare attraverso L’agenzia spaziale tale progetto nella stagione 2021, con la preparazione della documentazione tecnica per il 2022 e di eseguire i test a terra nel 2023.

Documento shock: sono gli Usa i registi delle guerre a Gaza e in Ucraina

Usa war Gaza UcrainaL’USGS, United States Geological Survey, è un’agenzia scientifica del governo degli Stati Uniti che studia il terreno americano, le sue risorse naturali e i rischi naturali.

L’USGS gestisce anche l’organismo in grado di individuare la posizione e la magnitudo dei terremoti di tutto il mondo.

In un documento ufficiale dell’USGS del marzo 2014, ripreso dal Washington Institute, viene presentata quella che potrebbe essere una motivazione per gli Stati Uniti per aver organizzato i movimenti che hanno portato alle attuali guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza: si tratterebbe di guerre energetiche, in un momento in cui la compagnia russa Gazprom firma importanti contratti commerciali che escludono il dollaro e l’economia americana viene sempre più messa in discussione.

Per gli Stati Uniti queste due guerre sarebbero dunque una questione di sopravvivenza.

La prima frase del documento è chiara: The United States Geological Survey has estimated the geological area known as the Levant Basin in the Eastern Mediterranean to contain 122 Trillion cubic feet of naturel gas.

Alcune multinazionali si stanno impadronendo dell'acqua del pianeta

Acqua sfruttata dalle multinazionaliL’ACQUA È UNA RISORSA IMPORTANTE E LA NESTLE’ LO SA BENE, continuando nelle sue acquisizioni, in questo caso nella riserva degli indiani Morongo in California.

Gli abitanti di Riverside, vivendo in una terra arida con penuria di acqua al confine di questa regione, si lamentano del fatto che la multinazionale svizzera riesca ad estrarla dal sottosuolo e imbottigliarla con il marchio Pure Life rivendendola in tutto il Nordamerica.

Tutto regolare dal punto di vista giuridico, visto che l’accordo della Nestlé con gli indiani, stipulato nel 2002 con termine 2027, non può essere modificato perché lo Stato della California non ha nessuna giurisdizione in questo territorio, aggiungendo il fatto che sono ignoti i termini del contratto e la quantità di acqua che viene estratta, ma risulta certo il profitto da parte del colosso elvetico stimato in circa 8 miliardi di euro l’anno.

Questa storia è stata raccontata dal regista svizzero Urs Schnell nel documentario “Bottled Life” premiato lo scorso anno al Festival di Berlino, denunciando il fatto che coloro che vivono ai margini della riserva indiana si lamentano della cattiva qualità dell’acqua, e del fatto che durante la giornata, viene interrotta più volte l’erogazione.

QUESTA È UNA VERA E PROPRIA GUERRA PER ACCAPARRARSI LE RISORSE, in questo caso dell’acqua, ambito nel quale la Nestlé ha ormai assunto una posizione di monopolio, assieme a Danone e Coca Cola, e quando questo “risiko” sarà completato potranno chiudere i rubinetti e ricattare il mondo come già stanno facendo.

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