Robotica

La Monsanto utilizzerà api robotizzate per impollinare le proprie coltivazioni

Clicca per ingrandireGli impollinatori svolgono un ruolo fondamentale nella riproduzione sessuale delle piante. Quando mangiate una mandorla, una barbabietola, un’anguria o anche quando bevete il vostro caffè, state degustando il frutto dell’antico rapporto tra fiori e animali impollinatori.

Purtroppo, dagli anni novanta, la salute delle api, in tutto il mondo, è stata in pericolo anche grazie all’incremento dei punti di prova di nuovi pesticidi tossici, creati da aziende come Shell e Bayer fra le altre.

A questi problemi di contaminazione si deve anche aggiungere che, per colpa della sempre maggiore diffusione degli OGM monocultivo, creati nei laboratori di aziende biotech come Monsanto, la perdita di biodiversità genetica ha causato non pochi problemi alle piccole api.

Però non c’è da preoccuparsi, gli impollinatori comunemente conosciuti, gli uccelli e le api, presto potrebbero essere irrilevanti per le esigenze alimentari della civiltà.

Infatti Robotica Harvard sta sviluppando una soluzione alla crisi: sciami di piccoleapi robot, costruite in titanio e plastica che possono impollinare le ciclopiche distese di colture OGM.

L'asino Robot della DARPA ascolta i comandi vocali e obbedisce

Asino Robot DARPAAncora una particolare novità da parte della DARPA ossia dal laboratorio militare tecnologico americano. Il suo vero nome è LS3 – acronimo di Legged Squad Support System – ma tutti lo chiamano Alphadog ed è una sorta di cane robotico un po' tozzo e con gambe sottili che può però muoversi in autonomia, anche di notte, oltre che obbedire docilmente ai comandi vocali.

È stato progettato per spostare carichi pesanti alleggerendo il lavoro ai militari che magari devono muoversi su terreni difficili, dunque forse sarebbe meglio considerarlo un asino robot, anche se la forma lo avvicina di più a un cinghiale così compatto e cicciotto seppur agile: può mettersi sul groppone ben 180 chilogrammi camminando per 32 chilometri al giorno. Dopo il salto vi attende anche un video.

Il buon LS3 può dunque muoversi in completa autonomia immettendo una destinazione e lasciando che il sistema GPS lavori da sé oppure si può ordinare di seguire un leader, ad esempio un soldato che lo precede. O ancora può variare in tempo reale le azioni ascoltando i comandi vocali del leader stesso che può ad esempio ordinare di seguirlo, di fermarsi, addirittura di sedersi oppure di attendere e così via.

Oltre a tutto ciò, LS3 può nascondersi tra la vegetazione e dunque mimetizzarsi anche se non è proprio silenziosissimo: 70 decibel così come un’automobile, che non è un buon vantaggio soprattutto per missioni segrete o riservate. Ecco il video di LS3 con tanto di caduta e pronta ripresa:

Robot progettati per far rispettare le leggi

Clicca per ingrandireSulla scia dell’uragano Sandy, il Pentagono ha chiesto che una squadra di “robot di salvataggio” possa essere progettata in tempo per la prossima “calamità naturale”.

La sfida di DARPA Robotics sta mettendo fuori la richiesta di una forza di speciali robot progettati con avanzati sistemi di cibernetica e elettronica che possano essere dotati di pensiero autonomo, il tutto per mitigare il rischio per la vita umana quando vi sia una missione di salvataggio.

Ecco quanto detto dal portavoce dell’Advance Defense Research Projects Agency (DARPA): “i nostri migliori strumenti robotici stanno aiutando a farci farte passi da gigante, ma non sono ancora abbastanza robusti e in grado di funzionare in tutti gli ambienti ed eseguire le attività di base necessarie per mitigare una situazione di crisi.

DARPA ha assegnato alla Boston Dynamics, Inc. un contratto di 10,9 milioni dollari per la produzione di robot umanoidi che sono costruiti come gli esseri umani, hanno sulla testa un sensore con a bordo capacità di calcolo incredibile.

Il completamento del progetto è previsto per il mese di agosto del 2014. Un altro interesse DARPA nella robotica è l’Avatar per l’assegnazione dei robot e essenziale nei progetti dei futuri super-soldati, che ha dedicato por ora 7.000 mila dollari dei 2,8 miliardi dollari nel bilancio 2012 per via dello sviluppo di “interfacce e algoritmi per consentire un soldato in modo efficace di collaborare con un robot semi-autonomo bi-piede e di permettere alla macchina di agire come surrogato del soldato”.

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