Robotica

Il robot Stickman della Disney può fare salti mortali a quasi 20 metri di altezza

Il robot Stickman della Disney può fare salti mortali a quasi 20 metri di altezzaLa Walt Disney Imagineering(1) è stata creata dalla Walt Disney(2) nel dicembre del 1952. Essa si occupa dello sviluppo di progetti tecnologici nell'ambito telematico e della robotica.

Recentemente gli ingegneri hanno lavorato al progetto “Stuntronics” (“stuntman” o “double action”) che ha dato vita al robot con un solo arto chiamato Stickman, capace di piegarsi per eseguire acrobazie.

Alcuni giorni fa, Disney Parks ha rilasciato la versione migliorata di Stickman,(3) altamente antropomorfo. Il robot ha nuove funzionalità molto sofisticate: può prendere decisioni autonome e auto-correggersi mentre esegue un'azione.

Il robot può penzolare dall'estremità di un cavo per volare attraverso l'aria, controllando la posizione, la rotazione e il centro di massa non solo per atterrare correttamente, ma per centrare il bersaglio mantenendo le 'pose eroiche' nell'aria.

Falegnameria personalizzata con l’aiuto di robot

Falegnameria personalizzata con l’aiuto di robotOgni anno migliaia di falegnami si feriscono mani e dita(1) eseguendo pericolosi incarichi come il taglio.

In uno sforzo di minimizzare i danni e lasciare che i falegnami si concentrino sul design o su altri compiti più importanti, un gruppo del Laboratorio di computer science e Intelligenza Artificiale del MIT (CSAIL) ha creato AutoSaw, un sistema che permette ai meno esperti di personalizzare diversi oggetti che possono essere costruiti con l’aiuto di robot.

Gli utenti possono scegliere tra una gamma di modelli progettati per i falegnami per sedie, tavoli e altri mobili. Il gruppo di ricerca sostiene che AutoSaw potrebbe essere utilizzato anche per progetti più ampli come ponti di navi o portici.

“Se stai costruendo un ponte, devi tagliare grandi sezioni di legname alla giusta lunghezza, e ciò è spesso fatto sul posto,” dice Jeffrey Lipton, studente di post-dottorato al CSAIL,(2) autore principale dell’articolo scientifico sul sistema. “Ogni volta che metti la mano vicino a una lama, corri un rischio. Per evitare ciò, abbiamo automatizzato il processo utilizzando un seghetto da traforo e una troncatrice.”

Dove ci porterà la robotizzazione e l'immigrazione?

Robotizzazione e l'immigrazioneSe ormai da tempo, con l'accrescere del fenomeno migratorio sostenuto dalle istituzioni UE e dalla maggioranza dei governi europei, si parla di 'grande sostituzione', contestualmente un'altra grande sostituzione potrebbe avvenire nella nostra società: quella degli esseri umani con i robot. Per il momento questa prospettiva, che per molti (ma non per i nostri lettori più fidati) suonerà come fantascientifica, riguarderà l'occupazione lavorativa, che allo stato attuale è indispensabile per la sopravvivenza della maggioranza di noi.

Infatti, diversi sono gli studi che negli ultimi mesi hanno segnalato una prospettiva di possibile disoccupazione di massa per gli esseri umani, che già nei prossimi anni comincerebbero ad essere sostituiti dall'automazione e dalla robotizzazione. Tra questi, una previsione presentata al Forum Economico Mondiale dalla International Data Corporation (IDC), società a cui le aziende che si occupano di tecnologia informatica commissionano analisi e previsioni per programmare i propri investimenti.

Secondo lo studio, pubblicato il 6 dicembre 2016 e segnalato da Bernard Marr su Forbes del 27 Aprile, entro il 2020 cinque milioni di posti di lavoro potrebbero scomparire, robotizzati, in quindici nazioni sviluppate; in percentuali, secondo l'Oxford Martin School, si tratta del 47% di posti di lavoro nel mondo, calcolati nella prospettiva temporale dei prossimi vent'anni. Numeri che porterebbero anche alla chiusura di molte aziende: negli USA, il 40% di quelle attualmente nella Fortune 500, la classifica delle 500 migliori società statunitensi misurate sulla base del loro fatturato dalla rivista Fortune.

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