Diritti umani

L’impressionante labirinto nascosto dei jihadisti a Douma in Siria

Labirinto nascosto dei jihadisti a Douma in SiriaPer giorni i tg ci hanno raccontato che stavano ritardando l’accesso degli esperti OPWC a Douma, al luogo del preteso attacco chimico. Facendo intendere che erano i russi e i siriani, che avevano qualcosa da nascondere.

Il vero motivo può essere in questi tunnel che le tv non vi hanno fatto vedere. E’ l’impressionante labirinto nascosto che – liberata Douma – i liberatori hanno scoperto sotto l’abitato: decine di chilometri di camminamenti, di cui colpisce la vastità e spaziosità – in certi tratti potevano passarci veicoli – e perfettamente fortificati: in modo da far capire che i tagliagole erano affiancati da importanti unità di genio militare occidentale.

E’ovvio che prima di far accedere gli esperti internazionali, le truppe dell’asse di resistenza abbiano voluto accertarsi che questo labirinto non nascondesse trappole esplosive o d’altro tipo.

Del resto alla sicurezza dei tecnici OPWC non provvedono le forze le forze siriane né quelle russe. Come ente sovrannazionale, essi sono protetti da un apposito apparato delle Nazioni Unite, lo United Nations Department of Safety and Security (UNDSS).(1)

Il direttore, di nome Peter Drennan, è un agente d’alto livello della polizia federale di Australia: potrebbe aver lui ritardato le cose, per consentire agli ultimi britannici di nascondere la partecipazione inglese alle operazioni dei terroristi? E’ sempre più chiaro infatti che il “caso Skripal” e le accuse dell’uso di gas chimici a Douma, vanno interpretati come un estremo sforzo di ritardare la resa dell’enclave di Goutha per far esfiltrare i consulenti in uniforme Usa, inglesi e israeliani.

Istat: dati sulle molestie fisiche subite dalle donne per poter lavorare

MolestieIl 9 per cento delle donne italiane ha subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro, stiamo parlando di 1 milione 404mila donne, 425 mila solo nei tre anni precedenti alle interviste condotte dall'Istat nel biennio 2015-2016.

È quanto riporta l'Istituto nel report appena diffuso e dedicato proprio a molestie e ricatti sessuali sul lavoro,(1) un quadro che va ad inscriversi all'interno di un fenomeno più ampio e solo lievemente in diminuzione. Si stima infatti che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito qualche forma di molestia sessuale, sottolinea l'Istat.

Un numero decisamente importante.

Tornando al mercato del lavoro, sono 1 milione 173mila le donne che in Italia dichiarano di essere state ricattate sessualmente nel corso della propria carriera per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni.

Nei tre anni precedenti all'indagine sono state 167 mila a subire ricatti di questo tipo: al momento dell’assunzione ne sono state colpite più frequentemente le donne impiegate (37,6%) o le lavoratrici nel settore del commercio e dei servizi (30,4%).

Molte carceri italiane sono come dei lager

Carceri italianeAricolo pubblicato il 15 aprile 2016. La situazione rimane immutata.

In carcere si continua a morire. Troppi suicidi, troppe ombre su alcuni casi di violenza. E l’apparato continua a costare troppo visti i risultati.

In una parola, il sistema non funziona.

È questo, in estrema sintesi, il quadro (pessimo) che emerge dall’ultimo rapporto della sempre puntuale “Antigone”, l’associazione presieduta da Patrizio Gonnella che monitora tutto quello che avviene nel mondo carcerario.

SOVRAFFOLLAMENTO – E il monitoraggio ha dato i suoi frutti. Partiamo dal sovraffollamento. Al 31 marzo 2016 i detenuti erano 53.495 per 49.545 posti. Insomma, almeno 3.950 persone sono prive al momento di posto letto regolamentare.

La conseguenza è che il tasso di sovraffollamento (numero di detenuti rispetto al numero di posti letto regolamentari) è del 108%. Un tasso spaventoso, dunque. Soprattutto se confrontato con gli altri Paesi: in Germani è dell’81%, in Spagna è dell’85%. Solo il Belgio fa “peggio” di noi raggiungendo quota 118%.

Ma entriamo più nel dettaglio. Antigone, infatti, ha elaborato una classifica anche dei 5 istituti più sovraffollati. E anche qui i dati sono impressionanti. Per dirne una: a Latina si tocca quota 192%. E per quanto riguarda le Regioni? La maglia nera va alla Lombardia: 130%.

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