Opinioni

Vittorio Marchi: il ruolo dell’essere umano nell’universo

Il ruolo dell’essere umano nell’universoCome e quando, da studioso di fisica, sono passato dalla “scienza” alla “coscienza”?

Osservando che la materia, ovvero il fondamento della visione meccanicistica della realtà, che si credeva “solida”, densa, compatta e intangibile, perdendo la sua consistenza materiale, si trasformava sempre di più in un Pensiero.

Quando?

Considerando che noi fisici, ricercatori di un settore come quello del campo della fisica quantistica, confortati dagli studi delle neuroscienze, abbiamo scoperto al Cern di Ginevra che la “nuova sostanza primordiale”, base della formazione dell’universo, non è la “materia” (di cui si diceva sopra), bensì l’Informazione. Un Campo di Coscienza Universale, interamente intelligente.

Un “Campo Energetico Unificato”, come lo definisce oggi la fisica e che un tempo, circa 5000 anni fa, il mistico indicava con il nome di “Akasha”. Il maestro è stato un libro, a lungo cercato, e poi il suo autore, grande amico di Enrico Fermi, che ha pensato bene di passarmi il “testimone”. Il punto di riferimento è stata la “caduta del mito di Dio e della Creazione”, determinata dal punto di incontro tra il misticismo orientale e la fisica quantistica.

Finché la fisica non è scesa nei meandri del mondo subatomico, non è stato possibile comprendere le Sacre Scritture, e in particolare quelle dei testi himalayani. Quando invece è discesa nelle profondità dell’invisibile, ho scoperto che tempo e spazio perdevano di significato. La verifica mi è stata data dal fatto che il misticismo orientale ha percorso questa strada partendo dall’invisibile, mentre la scienza occidentale è partita dal grossolano del mondo materiale o visibile per incontrarsi con essa sul piano del “sottile”.

Inevitabile, certo, che i pensieri meno ordinari che esprimo nei miei libri e nelle conferenze abbiano creato problemi in ambito accademico. La psicoscienza e in particolare la psicofisica hanno scoperto una novità piuttosto dura da digerire. La fisica quantistica sta dimostrando che quel mondo naturale che si credeva così materialmente reale sta svanendo nella “irrealtà” della sua consistenza fisica. E cosa fanno i nostri più illustri leader del conservatorismo scientifico per correre ai ripari? Dicono che la materia solida è qualcosa di stabile e che le regole che si applicano al mondo subatomico non si applicano al mondo macroscopico newtoniano.

Riflessione: il Relativismo Assoluto

Relativismo AssolutoOgni tanto vengo assalito dai dubbi.

È facile apparire determinato, soprattutto quando chi hai di fronte cerca in te un punto fermo a cui appoggiarsi, ma la realtà è che gli esseri umani sono fragili e spesso dietro uno sguardo tranquillo si agita un animo tormentato.

L'impossibilità di cogliere appieno il senso della nostra esistenza rende l'incertezza parte integrante della vita.

Chissà, probabilmente un tempo, quando pensavamo che l'uomo fosse il centro dell'universo, prima di scoprire quanto il nostro pianeta fosse piccolo e insignificante rispetto alle immensità dello spazio, era più facile illudersi parlando di Dio e di assoluti come se fossero concetti alla nostra portata.

La verità è che il mondo se ne frega di ciò che riteniamo essere giusto o sbagliato.

La stessa Natura a cui tanti romantici si rifanno, se dovesse essere giudicata secondo la morale comune, sarebbe da considerarsi arcigna, perfida e perversa.

Jon Rappoport: viviamo nella Matrix. Un'esistenza senza immaginazione…

MatrixLa Matrix significa nessuna immaginazione. È stata costruita per una ragione: per distrarvi dalla scoperta dell'immaginazione e del suo potere.

Ritorniamo alla immaginazione. La questione della immaginazione è che non è una tabella oraria, non un datario. Ma la potete mettere addosso come cappotto e portarvela in giro ogni volta che volete. Se scegliete.

Se togliete via degli strati di qualsiasi sistema esistente nel mondo, trovereste il nocciolo originale dell’immaginazione. Potete dire che cosi viene imposto, ma è una scusa di convenienza. Qualsiasi tipo di vita drenata di immaginazione finirebbe con l'essere una matrix. Si formerebbero strati di roccia e di sedimenti.

Le persone non comprendono questo e non vogliono comprenderlo. Preferirebbero mettere tutte le accuse davanti alla porta di malvagi intelligenti, che naturalmente esistono. Ma questa è solo metà della storia e di gran lunga quella più debole.

Alcune persone fanno una lunghissima carriera nell'accusare le élite per il loro crimini. Va bene. Questo dà loro più potere. Ma senza l'altra metà, i loro sforzi sono vani, perché le persone amano prendere informazioni e trasformarle in divertimento.

Le persone vogliono ricevere istruzioni su come abbracciare la realtà più grande. Questo si chiama religione. Quindi accantonano l'immaginazione per una sola opera d'arte e poi la venerano. Un chiaro imbroglio... ma questo non ferma la sfilata.

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