Inquinamento

L'inquinamento globale serve ad alterare il DNA

DNAGli alimenti modificati con l’ingegneria genetica possono indurre cambiamenti permanenti al DNA umano. Data la diffusione ormai esponenziale ed inarrestabile di tali alimenti (cereali, carni, ortaggi, …) possiamo considerarci alla stregua di ratti da laboratorio in attesa di osservare in noi, nelle prossime generazioni, i cambiamenti desiderati dalle multinazionali della manipolazione genetica?

Il DNA umano è l’obiettivo finale delle tante operazioni di ‘inquinamento ambientale’ delle quali non riusciamo a trovare altre motivazioni valide, in primis la piaga delle scie chimiche. Gli scopi di tale interesse distruttivo sono poco comprensibili. Forse una razza biocibernetica ibrida umanoide è già stata allestita in qualche gigantesco hangar sotterraneo, pronta per essere immessa in un ecosistema planetario alterato a suo beneficio ed al nostro posto?

L’intervento degli arconti manipolatori è sempiterno. I primi autori gnostici intravvedevano nel pernicioso dio biblico uno dei tanti caporioni malevoli intenti a gestire il gregge umano con distacco e ribrezzo ma anche tanta cupidigia per le risorse accumulate (l’oro) e per un quid energetico a loro precluso. Oggi gli arconti usano chiamarsi Monsanto, Nasa, Onu, Unione Europea ... ma l’allevamento umano è sempre un grande progetto che si dipana da millenni. L’Homo Sapiens è stato un passo decisivo in questa programmazione ma, è possibile, una razza più duttile ed efficiente è già in fase di ‘ultimo collaudo’ prima della messa su strada definitiva. I Sapiens probabilmente non spariranno subito, ma si assottiglieranno di numero in modo massiccio a meno che le operazioni di distruzione ambientale non dovessero arrestarsi a breve.

A Napoli il 60 per cento degli abitanti svilupperà tumori o gravi malattie

Terra dei fuochi CaivanoNelle province di Napoli e di Caserta (la zona conosciuta come “terra dei fuochi”) i casi di cancro sono addirittura triplicati dal 2008 e nelle ultime settimane – per la prima volta, a quanto mi risulta – sono stati sequestrati quattro campi farciti di veleni e sostanze cancerogene. Erano tutti coltivati a verdure.

Di fronte ad uno di questi sequestri il professor Antonio Giordano, napoletano, ordinario di Anatomia Patologica all’Università di Siena e direttore dello Sbarro Insititue for Cancer Resarch, ha dichiarato al quotidiano Il Mattino: “Posso dire con la certezza dell’osservazione dei dati statistici, delle mappe dell’inquinamento e dai tipi di sostanze ritrovate, che il 60% dei residenti svilupperà tumori od altre gravi patologie”.

Dunque per capire costa sta succedendo basta unire i puntini. O meglio, basta voler unire i puntini. L’Istituto superiore di sanità dice che in Campania sono particolarmente diffuse le abitudini a rischio (fumo, sedentarietà, obesità) ed è impossibile dire se i danni alla salute sono provocati da questo o dall’inquinamento. Sembra di essere a Taranto, non vi pare?

A Fukushima la radioattività del mare si è innalzata di oltre 100 volte

FukushimaL'incidente di Fukushima ha innalzato i livelli di stronzio radioattivo al largo della costa Est del Giappone di oltre cento volte.

Sono questi i risultati di uno studio condotto dalla Universitat Autonoma de Barcelona sulla diffusione dello stronzio radioattivo nelle acque costiere occidentali e orientali del Giappone durante i tre mesi seguenti l'incidente nucleare di Fukushima, nel marzo 2011.

I campioni analizzati hanno mostrato l'impatto del rilascio diretto di materiale radioattivo nel Pacifico: in particolare, la quantità di stronzio-90 scaricato in mare durante quei tre mesi è stata fra i 90 e i 900 Tbq (terabecquerel), che ha innalzato i livelli di oltre cento volte.

Le maggiori concentrazioni sono state trovate nella parte Nord della corrente Kuroshio, che agisce come barriera contro la diffusione del materiale radioattivo alle latitudini più basse.

Pagine