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Barack Obama e i suoi alleati vogliono eliminare il BRICS
L’accumularsi di forze di terra e aeree della NATO ai confini della Russia con l’Europa orientale e il viaggio per aumentare l’influenza statunitense del presidente Barack Obama in Asia, hanno un unico scopo. Le forze palesi e occulte che dettano la politica ai loro burattini a Washington, Londra, Parigi, Bruxelles, Berlino e altre capitali vassalle, hanno deciso di spezzare i BRICS, l’emergente blocco di potenze finanziarie comprendente Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.
Discussioni bilaterali e multilaterali tra le cinque potenze economiche emergenti volte a distaccare le economie BRICS dal dollaro USA quale valuta di riserva e di scambio, scontrandosi con l’unica forza che Washington riesce a raccogliere per conto proprio e dai suoi alleati naufraghi, quella militare.
I problemi tra Ucraina e Russia su Crimea e federalismo ucraino sono una mascherata destinata a coprire le vere intenzioni di Obama, ovvero la distruzione dei BRICS come valida alternativa ai sistemi finanziari neo-colonialisti occidentali e sussumere le economie dei Paesi BRICS ai capricci degli Stati Uniti e della sempre più traballante Unione europea. Il G-8, da cui la Russia è stata sospesa, e l’Organizzazione mondiale del commercio, di cui la Russia è ora membro, non ha mai avuto a che fare con il libero scambio e le politiche economiche comuni.
Questi espedienti, ideati di nascosto dai banchieri del Gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale, sono stati sempre in funzione del dominio unipolare mondiale della sola superpotenza.