Elettronica di controllo

Il fenomeno dei cyborg con microchip. Si avvera il futuro di Blade Runner?

Il fenomeno dei cyborg con microchipLo scorso mese di ottobre esce il seguito del film che forse più di ogni altro ha cambiato il nostro modo di immaginare il futuro. La storia della startup Epicenter

Fu il giorno dell’uscita mondiale dell’attesissimo seguito di Blade Runner, il film forse che più di ogni altro ha influenzato la nostra visione del futuro, mostrandoci già nel 1982 un mondo fatto di replicanti che sembrano umani in un tempo che allora sembrava lontanissimo ma è arrivato: il 2019. Molte cose del film, tratto dal romanzo di Philip Dick, sono esagerate ovviamente, ma c’è una notizia di queste settimane che mi fa dire che quel futuro “che noi umani non abbiamo osato immaginare”, come dice ad un certo punto il protagonista del celebre monologo, non sia invece così irreale.

La notizia è questa: in Svezia pare che tremila persone si siano fatte impiantare un microchip sotto la pelle della mano.

Per farci cosa?

Per esempio per caricarci le informazioni del biglietto e prendere il treno mostrando al controllore la mano.

Negli Usa si timbra il cartellino con il microchip sottopelle

Sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto, però un conto è guardarlo nei film di fantascienza, e un altro nella tua mano.

Stiamo parlando del microchip che dal primo agosto verrà impiantato tra il pollice e l’indice di tutti i dipendenti della compagnia del Wisconsin Three Square Market, per fare acquisti, aprire la porta dell’ufficio, in sostanza “timbrare il cartellino” e accedere al proprio computer.

32M è un’azienda di River Falls che disegna software per i locali all’interno degli uffici dove gli impiegati vanno nei momenti di pausa. Tutte le compagnie americane li hanno, e in genere contengono macchine dove si possono comprare snack. Anche nella sala stampa della Casa Bianca, tanto per fare un esempio, ce n’è una. Il pagamento un tempo si faceva con le monetine, poi con i dollari di carta, e adesso con le carte di credito. Comunque richiedeva di aver con sé i soldi o il portafoglio.

Todd Westby, il ceo di Three Square Market, si è imbattuto nella BioHax International, azienda svedese specializzata in sensori biometrici, che nel paese scandinavo sono già stati adottati dalla startup Epicenter.

Guerra al contante: Visa incentiva il ‘100% cashless’ con ricche iniziative

Guerra al contanteLa spinta verso una società senza contanti sta diventando sempre più forte. Prima di oggi non avevo mai sentito parlare della “Visa Cashless Challenge” ma dopo averne letto, devo dire che sono abbastanza allarmato. Visa sta cercando di “incoraggiare” le imprese ad operare senza contanti e uno dei modi per raggiungere l’obiettivo è “dare fino a 500.000 dollari a 50 ristoratori che si impegnino a diventare ‘100% cashless’”. L’industria alimentare è uno degli ultimi bastioni in cui il denaro viene ancora molto usato, e quindi ha senso che Visa miri a quel segmento. Naturalmente, più persone usano carte per pagare i pasti, più soldi farà Visa.

Quando vado in ristoranti, quasi sempre uso denaro, e conosco molte altre persone che fanno come me. Ma se la Visa raggiungerà il proprio obiettivo, presto saremo invece costretti ad usare una forma di pagamento digitale. Il seguente è un estratto dal comunicato stampa che l’azienda ha rilasciato su questa nuova “sfida”…

Visa (NYSE: V) ha annunciato oggi che sta lanciando una campagna per incoraggiare le imprese a non accettare contanti. Al fine di creare una cultura in cui il cash non la faccia più da padrone, il programma darà ai commercianti una maggior capacità di accettare tutte le forme di pagamenti digitali. Visa incoraggerà ed aiuterà gli esercenti ad andare ‘cashless’ usando l’innovazione a loro vantaggio per rimanere competitivamente connessi ai propri clienti.

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