Obesità

Bastano 3 minuti di attività fisica al giorno per perdere peso

FitnessÈ impensabile non riuscire a trovare nell’arco della giornata solo 3 minuti, seppure intensissimi, da dedicare al fitness.

Dimagrire con 3 minuti di attività fisica al giorno, sembrerebbe un paradosso, eppure è una cosa possibile. Lo dice una ricerca svolta dai ricercatori della Colorado State University e dell’Anschultz Medical Campus del Colorado, che ha individuato nel High intensity interval training la ricetta per perdere peso cono solo pochi minuti al giorno di intensa attività fisica. Del resto lo si intuisce dalla stessa terminologia inglese, che in italiano sarebbe allenamento intervallato ad alta intensità.

Quindi, niente più scuse, chi prima adduceva come scusante la mancanza di tempo da dedicare a quella attività fisica necessaria per mantenersi in forma smagliante, adesso non potrà più dire di non riuscire a ritrovare nell’arco della giornata solo 3 minuti, seppure intensissimi, da dedicare al fitness.

L’attività fisica utilizzata nell’esperimento consiste in un pedalata alla massima intensità possibile con una cyclette regolata alla massima resistenza per 3 minuti, anche se non continuati ma intervallati dalle soste necessarie a recuperare forza e fiato. Se praticato anche solo per 2 volte a settimana, questo esercizio particolare consente di bruciare 400 calorie, niente di eccezionale per la verità, ma è la dimostrazione che con un po' di attività fisica è possibile raggiungere risultati insperati.

L'obesità causa lesioni o malattie articolari alle ginocchia

ginocchiaChi mette peso ha più probabilità di sviluppare dolore alle ginocchia rispetto a quelli che invece perdono peso o lo mantengono stabile.

È quanto emerge da una ricerca della Monash University di Melbourne.

Gli studiosi hanno reclutato 250 persone di età inclusa tra i 25 e i 60 anni senza alcun precedente di intervento chirurgico al ginocchio, lesioni o malattie articolari.

Più di tre quarti erano donne e molti erano obesi. Dopo due anni erano rimasti 196 partecipanti, dei quali più della metà aveva mantenuto il proprio peso, mentre il 14 per cento era ingrassato (in media 7 kg). Il 30 per cento, invece, aveva perso peso.

Secondo quanto riporta la Reuters, per ogni chilogrammo acquisito, il punteggio del dolore è salito di 1,9 punti su una scala di 500. La rigidità dell'osso era peggiorata di 1,4 punti (su una scala di 200) e la funzionalità di 6,1 punti (su una scala di 1700).

Lo studio non dimostra con certezza che i chili di troppo hanno causato il dolore, anche se i ricercatori lo considerano probabile.

Il legame tra aumento di peso e dolore era più forte nelle persone obese, che hanno sperimentato un aumento del dolore di 59 punti rispetto ai 6,4 dei non obesi. La perdita di peso ha portato invece solo a un piccolo miglioramento nel dolore.

Rio+20, l'obesità alle stelle dei Paesi ricchi devasta il pianeta

ObesitàDivorare le risorse della Terra con voracità e fame insaziabile. Lo fanno, più di altri, i Paesi industrializzati in cui il tasso di popolazione obesa è alle stelle. L’obesità dilaga ed il maggiore indice medio di massa corporea della popolazione corrisponde ad un maggior impatto ambientale, tassi più alti di inquinamento, un maggior consumismo.

Lo rivela uno studio presentato in occasione di Rio+20, pubblicato su BMC Public Health, a cura della London School of Hygiene & Tropical Medicine. Il peso della popolazione adulta mondiale è di quasi 287 milioni di tonnellate, di cui 15 milioni dovuti al sovrappeso e 3,5 milioni all’obesità.

Non sorprende affatto che la popolazione con il tasso più alto di obesità si concentri nei Paesi ricchi. Sul banco degli imputati una cattiva alimentazione, la sedentarietà, lo stress, stili di vita scorretti, fattori genetici ed ambientali, la mancanza di vita all’aria aperta e del contatto diretto con la natura.

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