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I Templari di Aragona sono quei signori che hanno in mano l’Economia Mondiale

SimboloTemplari di Aragona: I Dominatori dell’Economia Mondiale

Trascrizione video:

“Ora, chi è a dominare il mondo della finanza? È l’Impero Romano, altrimenti noto come la Santa Sede tramite la Compagnia di Gesù, dal 1814. La Legge dell’Ammiragliato, che gestisce l’intera infrastruttura commerciale mondiale è fondata sul Diritto Canonico Vaticano, la cui ultima revisione risale al 1984. Tale Diritto è stato perfezionato dall’Impero Romano che grazie ad esso ha dominato e signoreggiato in ogni ambito.

Che risiediate in Israele o in Turchia, siete comunque obbligato a condurre i vostri affari ricorrendo al sistema Romano della Legge dell’Ammiragliato che risale al tempo dei Fenici, ed è oggi noto come Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell’Ammiragliato), o più semplicemente ‘Law of the High Seas’ (Diritto delle Acque Internazionali).

Il Mare rappresenta la fonte stessa del potere ecclesiastico della Santa Sede (Holy See/Holy Sea), altrimenti nota come la Cattedra (Seggio) di Pietro. Il Mare (Elemento Acqua) è il dominio della Dea della Luna, Yarikh (Tanit) la cui figura idealizzata è rappresentata dalla Maria (Vergine) della Chiesa Cattolica, è di questo che in realtà si tratta. Ricordatevi di questo, la Chiesa adora in effetti figure quali Crono (Saturno), Zeus e Selene della mitologia greca.

Le persone interessate al ruolo giocato dal potere papale nell’ambito dell’economia mondiale dovrebbero cominciare a studiare la Bolla Papale “Unam Sanctam” che Papa Bonifacio VIII promulgò nel 1302. Si tratta dello stesso Papa che distrusse i Cavalieri Templari, all’inizio del XIV secolo e che successivamente consegnò il loro antico potere e le loro ricchezze ai Cavalieri di Malta nel 1312, grazie alla Bolla Papale “Ad Providam”.

La piazza finanziaria di Singapore sta sostituendo quella Svizzera

SingaporeSingapore starebbe letteralmente facendo le scarpe alla Svizzera.

L'efficienza e la fama della piazza finanziaria asiatica stanno facendo il giro del mondo, tanto che molti preferiscono emigrare a est spaventati da un segreto bancario elvetico sempre più vacillante.

A sposare questa teoria è Jim Rogers, fondatore insieme a George Soros di Quantum Fund, che ha espresso la sua opinione in un'intervista rilasciata a “Fusion Market Site” sull'evoluzione dei centri finanziari off-shore.

Secondo Rogers, Singapore rappresenta “la piazza in più rapida crescita dei prossimi dieci anni, lasciando alla Svizzera di che pensare”. A detta del noto investitore, il valore aggiunto di Singapore risiederebbe in una serie di fattori: le basse imposte sul reddito, alti incentivi al risparmio, grande attrattività sia dal punto di vista dei grandi capitali, che del mercato del lavoro accentrando verso di sé i migliori professionisti della finanza internazionale.

È ovvio come il paese asiatico stia sfruttando a suo vantaggio le difficoltà politiche, economiche e fiscali che centri come, per esempio, Svizzera e Cipro stanno attualmente vivendo per potenziare al meglio le proprie performance.

La Deutsche Bundesbank difende i pagamenti in contanti

BanconotePagare un acquisto in contanti è una delle cose più normali della vita quotidiana. La banca di Germania ha organizzato un convegno in difesa del cash. In Italia però le banche demonizzano e ne ostacolano l'uso. Perché sono i soli che non lucrano nulla. Leggi “l'indecenza delle banche”, Opinione di Beppe Scienza.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Blog di Beppe Grillo - che ringraziamo - esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

“Comprare qualcosa, pagando con banconote o monete è una delle cose più normali di questo mondo. Eppure in Italia c'è chi vuole farlo passare per un comportamento addirittura incivile. Si veda Giovanni Sabatini, direttore dell'associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà”. Chiaramente straparla, per nascondere una verità ben diversa: le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti.

Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.

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