Iniziative sociali

In Italia i Carabinieri sequestrano bolle di sapone infette

Bolle di saponeI carabinieri del Nas, insieme all'Agenzia delle Dogane del porto della Spezia, hanno compiuto un maxi sequestro di bolle di sapone provenienti dalla Cina.

I giocattoli contenevano un batterio resistente agli antibiotici altamente rischioso per la salute dei bambini.

Le analisi hanno scoperto la presenza di pseudomonas aeruginosa 380 mila volte superiore al limite di tolleranza.

Sono state 35.214 le confezioni sequestrate, denunciato un importatore fiorentino.

Già in passato c'erano state segnalazioni simili.

In Italia Fabrizio Cicchitto vuole più giorni di ferie

Fabrizio CicchittoSe avete presente la nota pubblicità “No Martini, no party”, beh, scordatevela! In tempi di crisi, non si può certo star qui ad annegare i dispiaceri in alcol e feste.

Da oggi, però, possiamo tutti seguire quel gran lavoratore di Cicchitto e arrogarci i nostri diritti al motto: “No ferie, no maggioranza”!

Sì, perché secondo l'agenzia di stampa Dire, che è stata ripresa in lungo e in largo nelle ultime ore, il capogruppo Pdl alla Camera avrebbe affermato: «Io ve lo dico, se ci volete far stare qui fino al 12-13 di agosto, sono problemi vostri.

A quel punto ve la dovrete trovare voi una maggioranza, in bocca al lupo». Tutto ciò rivolto al ministro dei Rapporti con il Parlamento Giarda.

Dunque, ricapitolando, i parlamentari possono vantare più di un mese di beate vacanze durante il break estivo (poveretti, con quel che lavorano durante l'anno, bisogna farli pur riposare!) e minacciano lo sciopero della maggioranza se li si obbliga a lavorare fino al 13 agosto al posto che al 3.

Se la politica è lo specchio del Paese, quindi, cari lavoratori, se il vostro capo viene da voi, dicendovi che non potete più prendervi le vacanze fino a metà agosto, ribellatevi e fate come Cicchitto: no ferie, no lavoro.

Rio+20: l'ennesimo fallimento

Rio+20Alla Conferenza di Rio sul clima saltano fuori tutte le contraddizioni politiche del presente. Il vuoto di potere globale ed i soliti interessi in gioco di magnati e petrolieri fanno presagire un ennesimo fallimento

Obama, Cameron e la Merkel hanno deciso di disertare la Conferenza sul Clima in programma a Rio de Janeiro. Ognuno è preso dalle sue storie politiche personali ed è poco interessato a dare anche solo un segnale di interesse verso i cambiamenti climatici e la progettazione del futuro.

All'apertura degli incontri del Convegno si respira un'aria pesante di sfiducia.
Ieri sera intanto è saltato anche l'accordo per gli Oceani. USA, Russia, Canada e Venezuela hanno affondato l’ultima speranza per un accordo mondiale per la protezione delle acque internazionali. Duro il commento di Greenpeace: "L’Ocean Rescue Plan for the High Seas è stato affondato da chi vuole sfruttare fino all’esaurimento le risorse ittiche e i minerali del fondo marino, compreso il petrolio. Il nostro ministro “tecnico” Passera, che vuol riaprire alle trivelle i mari italiani, ringrazia commosso.

L’Ocean Rescue Plan era l’ultima cosa seria sul tavolo del vertice Rio+20, gettate a mare le ambizioni sulla Green Economy, sulla governance delle questioni ambientali, sull'accesso al cibo, i lavori dignitosi e troppo altro.

Cosa c’entra tutto questo con il futuro migliore che ci hanno promesso? Che c’entra con la Green Economy che dovrebbe garantire la compatibilità tra le nostre economie e un Pianeta con risorse limitate e sempre più prossime all’esaurimento? Forse qualcuno ha scambiato la green economy con la greenwashing economy, la sostenibilità con l’opportunità di ricoprire le vergogne di chi è responsabile dei danni inferti al Pianeta con qualche velo sottile".

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