Sonno

L'insonnia crea attrazione verso il cibo spazzatura

CervelloL'insonnia non fa bene alla dieta. Una notte trascorsa a occhi spalancati aumenta, infatti, la nostra attrazione verso il cibo spazzatura.

Dolci zuccherati e pizze ipercaloriche caratterizzano il menu degli insonni che, snobbano verdure e cereali integrali, per darsi allo 'junk food' durante le veglie notturne.

Una tendenza poco salutare che sembra sia determinata dalle regioni del cervello che veicolano le scelte alimentari, secondo un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell'Università della California pubblicato sulla rivista 'Nature Communications'.

Utilizzando le risonanze magnetiche, gli studiosi hanno scoperto che dopo una notte insonne il cervello mostra un'alterazione dell'attività nel lobo frontale, che governa i complessi processi di decision-making, e una maggiore attività nei profondi centri cerebrali che rispondono alle ricompense.

In pratica, l'assenza di sonno riduce la capacità di prendere decisioni complesse e amplifica le funzioni delle strutture cerebrali più primitive che regolano desiderio e motivazione.

I cibi che garantiscono un ottimo sonno

Puffo che dormeSonno breve e lungo sono associati ad alcune varietà di cibo

Ecco la dieta per il buon sonno: un elenco di cibo che stimolano il riposo, migliorando qualità e durata.

Questo il risultato di una ricerca dell'Università della Pennsylvania ( Perelman School of Medicine), diretta dal dottor Michael Grandner e pubblicata su "Appetite".

Il lavoro svolto dal team di esperti ha mostrato come la buona durata del sonno notturno (7-8 ore) era associata ad una dieta specifica, così come lo stato del sonno breve e lungo.

Per cominciare, oltre a cosa, quanto: come spiega il dottor Granden, "Abbiamo anche scoperto che il sonno breve e lungo sono associati con una più bassa varietà di cibo".

Nel dettaglio, poi, il sonno molto breve via stimolato da ridotta assunzione d'acqua e carboidrati.

Invece, il sonno breve è legato all'assunzione di vitamina C, selenio, luteina/zeantina. Come ricordano gli studiosi, il selenio viene fornito da noci, carne, molluschi e crostacei, mentre la coppia luteina-xeantina arriva da verdure a foglia verde.

L'età e lo stress determinano la qualità del sonno

Sonno agitatoSicuramente lo stress non ci permette di vivere con un certo spirito le cose e, più il livello è alto, meno riusciamo a vivere con soddisfazione e la qualità della vita si abbassa.

Una ricerca condotta da studiosi tedeschi e basilesi ha evidenziato una relazione tra la qualità del sonno ed il livello di stress, calcolato per differenti fasce d’età.

Per lo studio, pubblicato in versione digitale su The Journals of Gerontology Series B: Psycological Sciences and Social Sciences”, sono stati utilizzati dati i del Gruppo tedesco di ricerca socioeconomico (SOEP), che dal 1984 ha svolto interviste per un totale di circa 14.200 persone fra i 18 e gli 85 anni.

Da questa ricerca è emerso come andare in pensione aiuterebbe ad innalzare la qualità del sonno. Inoltre proprio la qualità decresce dalla giovinezza al passaggio con la terza età per poi migliorare dai sessanta anni in su, specie se questa fase coincide con il pensionamento. Purtroppo, però, questo è un picco che decresce dopo un anno circa tendendo a degradarsi.

Inoltre, esiste una relazione tra qualità delle ore di riposo e stato di salute. Persone con obesità, problemi respiratori, cardiaci, o dolori cronici, dormono peggio rispetto alle altre, sane e senza problemi fisici.

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