Degrado ambientale

In Francia le api producono miele colorato

Vitamina b12Fin dall’inizio di agosto 2012, gli apicoltori che vivono nei pressi della città francese di Ribeauville hanno notato che le api non tornavano nelle loro arnie cariche di normalissimo polline, ma con alcune sostanze colorate non meglio identificate.

Ribeauville si trova a sud-ovest di Strasburgo, ed è più nota per il suo vino che per la produzione di miele. Vi risiedono tuttavia parte dei 2.400 apicoltori dell’Alsazia, con una fetta di 35.000 colonie di api sul totale a livello nazionale, e una produzione di 1.000 tonnellate all’anno.

La Francia, infatti, è una delle più grandi produttrici di miele dell’Unione Europea, con un totale di oltre 18.330 tonnellate di miele all’anno.

Potete quindi immaginare l’impatto economico di una partita di miele contaminato, quindi invendibile, sull’economia dell’apicoltura in Alsazia.

Le rane asiatiche si estingueranno

RanaL'allarme lanciato da uno studio della Corea del Sud

Sono moltissime, ma prima di essere identificate e classificate nei dettagli, le rane d'Asia potrebbero estinguersi.

L'allarme lanciato da uno studio della Seoul National University, in Corea del Sud, dove gli scienziati hanno dimostrato che la velocità con cui si stanno estinguendo è talmente veloce da non permettere loro di classificarle.

La rapidità di estinzione è probabilmente causata dalla perdita degli habitat, dalle malattie, dall'inquinamento e da altri numerosi fattori difficili da quantificare.

L'unico dato di fatto per gli esperti? Il quadro è catastrofico.

Gli anfibi, difatti, sono vittime in particolare della diffusione di un fungo, il “Batrachochytrium dendrobatidis”, che ha annientato intere popolazioni in pochi anni.

Il governo italiano imporrà ai condomini l’installazione di antenne di telefonia mobile

Telefonia mobileScandaloso, offensivo, ignobile.

Solo con questi aggettivi può qualificarsi l’intervento legislativo in corso, con cui il ministro Passera intende dare un forte impulso alla crescita tecnologica del nostro Paese, introducendo, nel secondo Decreto Sviluppo in fase di adozione, dedicato all’Agenda Digitale, una norma che impone a proprietari e condomìni di tollerare l’installazione di una o più antenne per il servizio di telefonia mobile di quarta generazione, l’LTE.

È la norma della discordia, quella che farà “traboccare il vaso”, inferocire i cittadini più di quanto non siano già vessati, portando ad estreme conseguenze lo stato di conflitto sociale, che da anni percorre strade e piazze delle nostre città, laddove un operatore di telefonia mobile tenti di piazzare il suo “totem elettromagnetico”.

Una norma folle, irrazionale e controproducente, che creerà più guasti di quanto ne abbiano causato insieme tutte le scellerate deregolamentazioni degli scorsi anni intervenute a riordinare il settore delle telecomunicazioni.

Se l’art. 29 della bozza di Decreto in questione dovesse mantenere il tenore espropriativo nei termini perentori in cui è descritto nell’articolato, questo governo passerà alla storia per il demerito di aver eretto l’ultimo e più infausto muro tra chi rappresenta le istituzioni ed il cittadino.

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