Salute

I 22 dolori fisici più comuni sono una manifestazione del nostro stato emotivo

Emozioni I dolori, principalmente muscolari e alle articolazioni, elencati di seguito sono, come ogni altro sintomo fisico, connessi ad una situazione dolorosa mentale ed emotiva. Questo non deve sorprendere più di tanto sia perché è da sempre risaputo fin dagli albori della medicina sia perché il corpo e la mente sono davvero un’unica entità che esprime e modella se stessa in rapporto con l’ambiente che la circonda.

Le spiegazioni fornite sono un invito ad indagare dentro di sé e scoprire che effettivamente quel dolore è sorto dopo un determinato fatto e che è il risultato di una cronicizzazione del pensiero/emozioni, che anziché fluire sono stati trattenuti più del dovuto creando delle contrazioni fisiche.

Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie. Permettersi di sentire quella emozione e pensiero spiacevoli, mantenendo la presenza, portando la luce della consapevolezza dove l’ombra dell’ego aveva fatto la sua radice, è possibile sciogliere queste tensioni fisiche e mentali, rinnovando la propria vita.

Ogni tipo di dolore può essere direttamente connesso ad uno specifico stato emotivo. I dolori non sono altro che una manifestazione esterna del nostro stato emotivo: l’organismo può mostrarci il problema con esattezza, affinché sia possibile far sparire il dolore.

Dolore muscolare: rappresenta la difficile capacità di muoverci nella vita. Ci indica quanto siamo flessibili con le nostre esperienze nel lavoro, a casa e con noi stessi.

Mal di testa: limita il processo decisionale. Le emicranie compaiono quando viene presa una decisione, ma non si agisce. Cerca di radicarti e uscire dal pensiero ossessivo.

Come scoprire gli alimenti a cui si è intolleranti

Ci sono alcuni cibi che quando li mangiamo ci fanno stare male, ma non tanto da poterli identificare chiaramente.

Stanchezza, gonfiore, pesantezza sono i sintomi più leggeri, ma nel tempo possono sfociare manifestazioni più gravi come capogiri, nausea, mancanza di lucidità, dermatiti, sovrappeso, tachicardia e danneggiamento e affaticamento di tutto il sistema digerente con conseguenze vaste su tutto l’organismo.

Esistono moltissimi metodi, più o meno riconosciuti dalla medicina ufficiale, per scoprire i cibi a cui siamo intolleranti. Quello che spiego di seguito, ispirandomi al Dottor Mozzi, è un metodo che ti permette ascoltando il tuo corpo di comprendere cosa gli fa male.

IL METODO PER INDAGARE EVENTUALI INTOLLERANZE È SEMPLICE E SI RIDUCE A POCHE NORME

Lista dei cibi alcalinizzanti e acidificanti

CibiCari amici,

è ormai un fatto piuttosto condiviso: la nostra salute è correlata al grado di alcalinità e acidità del nostro organismo. In particolar modo è stato osservato che la malattia dipenderebbe da una condizione iperacida direttamente proporzionale al consumo di cibi manipolati ed edulcorati, all’esposizione ad un ambiente inquinato, allo stress.

Questi e molti altri fattori rappresentano un vero e proprio sconvolgimento del delicato equilibrio acido/basico, costringendo il nostro corpo ad utilizzare il suo “serbatoio alcalino” per far fronte ad una sovrapproduzione di rifiuti acidi.

Cosa possiamo fare?

Diverse cose.

Innanzi tutto constatare la situazione in cui ci ritroviamo e valutare oggettivamente la condizione alcalino/acida del nostro organismo. In secondo luogo cercare di riportare una sorta di equilibrio grazie all’alimentazione.

La tabella qui riportata, scaricabile gratuitamente cliccandoci sopra, è un documento prezioso da tenere in vista nelle nostre cucine. Si tratta di una lista di cibi tratti dal libro di Baroody e Palmisano, Alcalinizzatevi e Ionizzatevi (Bis Edizioni, 2012) che riporta il grado di alcalinità e acidità dei nostri più comuni alimenti e condimenti.

I due autori sottolineano che per il mantenimento di una buona salute occorrerebbe seguire la regola dell’80/20, ovvero dell’ingestione dell’80% di cibi alcalini e del 20% di cibi acidi. Dando un’occhiata alla tabella sarà facile osservare come normalmente la nostra cucina ci riservi esattamente il contrario…

Una nota: la tabella non riporta i dati della carne e del pesce ed è pensata appositamente per un regime dietetico vegetariano.

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