Ricerche

Uno studio sfata il mito delle bevande probiotiche

Uno studio sfata il mito delle bevande probiotiche)Dai tempi del loro debutto sul mercato sono stati presentati come alleati della salute, in grado di migliorare vari aspetti, dalle difese immunitarie alla digestione, con la loro carica di batteri 'amici'.

Ma adesso arriva una notizia difficile da 'digerire' per tutte le famiglie 'healthy' che nel mondo ogni mattina diligentemente assumono una bevanda a base di probiotici.

Un nuovo studio dell'università di Copenhagen sfata il mito: non ci sono prove convincenti dei benefici di questi drink per gli adulti sani, concludono gli esperti.

Le bevande probiotiche, secondo chi le promuove, contengono batteri e lieviti che aiutano a ripristinare l'equilibrio naturale dei batteri nello stomaco e nell'intestino.

Il mercato di questi prodotti a livello mondiale vale quasi 20 miliardi di sterline, secondo quanto riporta online il 'Daily Mail', e si prevede che cresca a un ritmo del 7% l'anno almeno fino al 2018, con il Regno Unito e la Germania tra i più grandi consumatori.

Le marche più note sono entrate anche nelle case degli italiani e non solo (in Gb da 6 a 10 famiglie li utilizzano regolarmente). Ma i ricercatori danesi hanno affrontato una revisione dei 7 maggiori trial che hanno indagato sugli effetti di drink, biscotti o pillole con probiotici e, nel lavoro pubblicato su 'Genome Medicine', hanno concluso che yogurt e bevande probiotiche fanno davvero poca differenza per il 'make up' dei batteri intestinali nella maggior parte dei casi.

In Italia 4 milioni di diabetici

DiabeteIn 30 anni il numero dei soggetti affetti da diabete è più che raddoppiato, passando da 1,5 milioni nel 1985 a circa 4 milioni.

A raddoppiare sono stati anche i costi inerenti alla loro assistenza sanitaria, attualmente stimabile in 15 miliardi di euro all'anno.

Una spesa destinata ad aumentare sensibilmente nei prossimi 20-30 anni perché aumenterà ancora il numero delle persone con diabete.

Questa è la fotografia scattata in occasione del 26esimo congresso nazionale della Società italiana di diabetologia, in corso a Rimini.

I diabetologi italiani hanno messo nero su bianco 10 impegni per far sì che in futuro la qualità dell'assistenza diabetologica italiana continui a mantenere la sua leadership mondiale anche grazie al contenimento della inappropriatezza prescrittiva, alla riduzione di alcuni sprechi, a scelte terapeutiche che permettono di controllare la spesa (diretta e indiretta), ad una maggiore attenzione ad alcuni aspetti della gestione della malattia.

Come aumentare la memoria? Basta annusare il rosmarino

RosmarinoRosmarino è un meravigliosa erba con una tradizione di uso che abbraccia millenni. Ha innumerevoli usi sia in cucina che in erboristeria.

Lo sapevate che il rosmarino è stato associato con la valorizzazione della memoria fin dai tempi antichi? E ‘vero – e da tempi remoti è stato denominato erba del ricordo In Amleto di Shakespeare, Ophelia, dice, “C’è il rosmarino, questo è il ricordo”. (Amleto, iv. 5) E ‘anche stato a lungo utilizzato come simbolo per il ricordo durante i matrimoni, commemorazioni di guerra e funerali in Europa e in Australia.

Sembra che questa tradizione del Rosmarino possa avere le sue origini nel mondo arabo di epoca medievale, che è stato molto specialistica in Scienza: In Henry Lyte 1578 “Niewe Herball“, una versione inglese del trattato Francese Rembert Dodoens ‘, è scritto “i Arrabians ei loro successori Physitions, dico che Rosemarie consola il Brayne, la memoria ei sensi interiori, e che ristora l’intervento, in particolare la conserva fatta di fiori, di cui con lo zucchero, andrebbe presa tutti i giorni.”

A causa di questa associazione apparentemente esoterica, il rosmarino è a volte stato usato come erba-amuleto, e si riteneva che l’uso del rosmarino in questo modo potesse proteggere il dormiente da incubi, così come aumentare la sua memoria.

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