Filosofia

Gli umani non sono originari della Terra. Lo sostine Ellis Silver

AlieniI teorici degli Antichi Astronauti ci hanno proposto la possibilità estrema che una specie intelligente aliena abbia visitato il nostro pianeta migliaia di anni fa e che abbia in qualche modo modificato il nostro codice genetico, facendo compiere al genere homo un salto evolutivo che avrebbe richiesto milioni di anni. Ora, un ecologista statunitense in un nuovo libro avanza un'ipotesi ancora più ardita: gli esseri umani non proverrebbero affatto dalla Terra, ma si sarebbero sviluppati su un altro pianeta e poi trasportati qui. Le prove? Alcune nostre caratteristiche fisiologiche che mal si adattano al pianeta Terra.

Il dottor Ellis Silver è un ecologista attualmente impegnato nello sforzo di ripulire i detriti di plastica che affliggono l’Oceano Pacifico

Nel suo ultimo libro “Humans are not from Earth: scientific evaluation of the evidence”, il ricercatore propone una teoria sulla provenienza della razza umana davvero al confine con la fantascienza, in quanto ritiene che gli esseri umani potrebbero non essere originari della Terra, ma essere stati ‘portati’ dall’esterno decine di migliaia di anni fa.

A sostegno della sua tesi, Silver offre alcuni argomenti basati sulla fisiologia umana che secondo lui fanno pensare che gli umani non si sarebbero evoluti insieme alle altre forme di vita del pianeta Terra. Come egli stesso afferma nel suo libro, il lavoro si basa sulle evidenze scientifiche circa le differenze fisiologiche tra gli esseri umani e gli altri animali. Mentre il pianeta Terra sembra soddisfare a pieno le esigenze degli esseri viventi, gli esseri umani, in alcuni casi, sembrano essere dei disadattati, in quanto soffrono di alcuni ‘difetti’ che rivelano che essi non ‘sono di questo mondo’.

La Luna potrebbe essere un satellite artificiale, secondo alcuni

Luna camuffataIl nostro pianeta beneficia degli effetti importanti che la Luna produce su di esso. Se non ci fosse, l'asse terrestre non potrebbe essere stabile come lo è oggi e la dinamica delle maree sarebbe certamente diversa. Alcuni ricercatori sono convinti che il nostro satellite in realtà non è frutto di un fortuito caso cosmico, ma il risultato di una intelligenza che l'ha voluta: è possibile che la Luna sia una nave spaziale camuffata in orbita attorno al nostro pianeta?

Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla! La Luna, con la sua presenza discreta, rende un servizio insostituibile al pianeta Terra e agli esseri viventi che si di esso vi abitano. Senza la Luna quasi il certamente il nostro pianeta sarebbe molto diverso da come lo conosciamo.

Se essa non ci fosse, il fenomeno delle maree sarebbe del tutto stravolto. L’acqua degli oceani sarebbe distribuita diversamente, occupando equamente le regioni equatoriali e quelle polari. Così, alcune correnti oceaniche non sarebbero mai sorte, impedendo la regolazione termica del pianeta e la formazioni delle nubi e quindi la circolazione atmosferica su scala globale.

Come spiega l’INAF, un altro fondamentale ruolo della Luna è la stabilizzatore dell’asse di rotazione.

La dualità

La dualitàL’esistenza è scissa: da un lato essa corre lungo la rotaia dell’ordinarietà, con i problemi più o meno gravi e gli impegni quotidiani. È la rotaia che si interrompe quando si interrompe.

Un’altra vita, però, si dipana su un’altra guida che è quasi sempre parallela. Solo in alcuni rari casi quest’altra vita si innesta nella normalità attraverso scambi che possiamo definire sincronismi, coincidenze significative, messaggi da una dimensione ulteriore, epifanie dell'invisibile.

Allora il tempo ordinario divorato dall’entropia ed eroso dal disfacimento, pur con qualche picco, rivela tutta la sua pochezza. Forse veramente il fato della materia è la morte termica, il buio dopo il nulla. Forse veramente la materia può ereditare solo la fine, mentre il significato è di là dalle frontiere.

Esiste un universo in cui gli eventi, anche quelli all’apparenza più insignificanti, si illuminano, dove il garbuglio del caso si sgroviglia in un disegno nitido. Questa idea porta con sé, come una chiocciola la conchiglia, un punto interrogativo, anche quando non lo si traccia. È inevitabile, perché la verità è offuscata dai veli del senso comune. Si possono pure gettare dei ponti, ma chi avrà l’ardimento per camminare su arcate sotto le quali si sprofonda l’abisso?

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