Cambiamenti climatici

L’Asia centrale andrà in tilt a causa dello scioglimento dei ghiacci dell’Himalaya

Everest“Lo scioglimento dei ghiacci dell’Himalaya significa che tutto il sistema di irrigazione del sud continente indiano, del sud est asiatico, dell’Asia centrale andrà in tilt. Significa in tempi brevi un’agricoltura non più in grado di nutrire decine di milioni di persone. Una situazione di stress molto più grave di quella che causò la seconda guerra mondiale e in una regione dove quattro stati posseggono bombe nucleari: India, Pakistan, Russia e Cina”. Grammenos Mastrojeni

Buongiorno agli amici del blog di Beppe Grillo, che so molto sensibili al tema per cui mi batto da vent’anni.

Io studio il degrado ambientale e mi sono reso conto che si è creata una situazione di saturazione che ci porterà presto a uno scenario molto difficile. Mi batto per i miei figli, non per i miei nipoti o pronipoti, perché i grossi guai sono vicini e dobbiamo prendere presto provvedimenti.

Ci troviamo a un bivio. Diverse forme di degrado ambientale, in particolare i cambiamenti climatici, hanno assunto proporzioni tali da sconquassare gli equilibri. Se non c’è equilibrio, la regolarità delle stagioni per esempio, delle piogge, diventa impossibile pianificare e organizzare la convivenza sociale, economica e civile. Siamo vicini a un punto di svolta. Il riscaldamento, che abbiamo alimentato noi, cresce sempre di più. Abbiamo di fronte scenari che aumentano di oltre i due o tre gradi di riscaldamento medio globale e a questa situazione gli scienziati associano la sesta estinzione globale di massa nella natura, e i politici prevedono conflitti, guerre, carestie, instabilità.

Nei prossimi decenni le temperature globali continueranno a salire

Emissioni inquinantiLo studio sembra anche risolvere uno dei più grandi enigmi della climatologia, la sensibilità del clima all'aumento della formazione di nubi

Le temperature medie globali aumenteranno di almeno 4 °C entro il 2100 e potenzialmente più di 8 °C nel 2200 se le emissioni di anidride carbonica non saranno ridotte, secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature. Gli scienziati che hanno condotto la recente ricerca hanno scoperto che il clima globale è più sensibile alla CO2 rispetto alla maggior parte delle stime precedenti.

Lo studio sembra anche risolvere uno dei più grandi enigmi della climatologia, la sensibilità del clima all’aumento della formazione di nubi causate dall’aumento della temperatura globale, e se queste avranno un effetto positivo o negativo sul riscaldamento globale.

“La nostra ricerca ha dimostrato che i modelli climatici attuali che tentano di predire la risposta al raddoppio dell’anidride carbonica presente in atmosfera rispetto all’era preindustriale non riproducono i corretti processi che portano alla formazione di nuvole”, ha detto l’autore, il prof. Steven Sherwood dell’Università del Nuovo Galles del Sud.

“Quando i processi vengono corretti nei modelli, il livello di sensibilità climatica è molto più alto. In precedenza, le stime della sensibilità della temperatura globale al raddoppio di anidride carbonica variava da 1,5 °C a 5 °C. La nostra nuova ricerca rimuove l’estremità inferiore nelle stime di sensibilità climatica, il che significa che la temperatura media globale aumenterà da 3 °C a 5 °C con il raddoppio di anidride carbonica”.

Emergenza clima: Ban Ki Moon pianifica d'urgenza un summit

Ban Ki MoonUn vertice di capi di Stato e di governo sul clima a New York, tra dodici mesi, per preparare un accordo per contrastare il riscaldamento globale ed evitare alla Conferenza internazionale sul clima di Parigi del 2015 un flop clamoroso come quello di Copenaghen nel 2009.

Lo ha annunciato il segretario Ban Ki Moon nel corso del suo discorso di apertura della 68esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il quinto rapporto dell'Ipcc (Intergoverntal panel for climate change), il cui vertice si è aperto ieri a Stoccolma, sarà ufficialmente pubblicato venerdì, ma sono stati anticipati alcuni dati.

Negli ultimi 15 anni vi sarebbe un'interruzione (“hiatus”) nella tendenza al riscaldamento globale. E tanto è bastato per ridare fiato ai negazionisti. Ma lo studio certifica anche che la responsabilità dei cambiamenti climatici è da attribuire alle attività umane con una probabilità di almeno il 95%.

Il testo illustra quattro scenari: il peggiore parla di un aumento del livello dei mari fino a 81 cm nel 2100 con l'incremento delle temperature di 4,8 gradi. Ampi tagli alle emissioni di gas serra potrebbero scongiurarlo.

Il summit d'emergenza si è reso necessario perché il Protocollo di Kyoto è scaduto nel 2012 e i vertici per un nuovo trattato globale sul clima non portano a nulla, mentre le emissioni di gas serra aumentano, nonostante i coraggiosi e costosi impegni assunti da alcuni Stati per tagliare le emissioni entro il 2020.

Pagine