Cambiamenti climatici

Un climatologo: il ghiaccio artico potrebbe sparire entro il 2100

Cambiamenti climaticiIl ghiaccio della Groenlandia, sciogliendosi, determinerà grossi impatti sulla corrente del Golfo

Speriamo che qualcuno capirà a quali rischi il pianeta va incontro se continuerà a uccidere l'ambiente e a inquinare: il Mediterraneo sta diventando sempre più salato e caldo, gli oceani si stanno acidificando, si alza il livello del mare soprattutto per dilatazione, i pesci migrano verso nord, con impatti rilevantissimi sulla biodiversità. Le barriere coralline sono a rischio.

È lo scenario illustrato a Slow Fish da Vincenzo Ferrara, fisico e climatologo.

“Lo scorso marzo i livelli di Co2 hanno superato le 406 parti per milioni - ha sottolineato Ferrara in un dibattito alla manifestazione in corso fino a domenica al Porto Antico di Genova -. È un grosso campanello d'allarme. Una cosa simile si è verificata solo 60 milioni di anni fa, ai tempi dei dinosauri. Il ghiaccio artico entro il 2100 scomparirà completamente. Il ghiaccio della Groenlandia, sciogliendosi, determinerà grossi impatti sulla corrente del Golfo”.

Inevitabili le conseguenze sulla pesca.

Cambiamenti climatici: mezzo miliardo di profughi

Cambiamenti climaticiSuccede in Louisiana, Brasile, New York, Australia, Thailandia, Filippine, Alaska. Succede un po’ dappertutto per le comunità di mare. Gente che vive sulle coste e che deve abbandonare le proprie case per colpa di erosione, innalzamento dei livelli del mare, tempeste violente, perdita di terreno. Secondo un recente articolo pubblicato su “Nature Climate Change”, sono circa 1 milione le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Per la precisione 1 milione e 300mila.

E mentre fino a pochi anni fa si cercava di proteggere quello che c’era, adesso l’atteggiamento prevalente è di andare via. Cosa fare infatti con l’arrivo di mareggiate senza precedenti, allagamenti e continuo innalzarsi del mare? Si possono alzare le strade e le case, cercare di proteggere le lagune, migliorare i codici con cui si costruisce. Ma si può anche decidere di lasciare perdere, visto che i costi sono elevati, ed è certo che il clima e l’ambiente non torneranno quelli di prima. È questo il dilemma delle comunità costiere.

Storicamente, migrazioni di massa collegate alle condizioni climatiche sono molto ben documentate, e quello che viviamo adesso – appunto il milione e trecentomila anime che hanno dovuto lasciare le proprie case – è la manifestazione dei nostri tempi del problema. Durante il secolo 1900-2000 i livelli del mare si sono innalzati di ben dodici centimetri. Le previsioni sono di varie decine di centimetri in questo secolo.

Antartide: una crepa lunga 175 chilometri

Piattaforma Larsen CDopo aver scoperto una crepa enorme nella piattaforma di ghiaccio antartica Larsen C, gli scienziati dicono che presto questa diventerà uno dei più grandi iceberg del pianeta. In effetti, potrebbe essere un iceberg grande il doppio del paese europeo Lussemburgo.

Gli esperti del Regno Unito dicono che il crack, ovvero la crepa, si è allargata di molto, tanto da essere grande come il grattacielo di 95 piani a Southwark, Londra, che fa parte di London Bridge. La sua altezza è di 309,6 metri (1.016 piedi). Questa è davvero una cattiva notizia, dato che Larsen C è la quarta piattaforma di ghiaccio più grande dell’Antartide e, secondo quanto riferito dalla rivista scientifica Nature, dall’inizio di quest’anno, la sua crepa si è spostata di almeno 10 chilometri di più. Attualmente, la crepa è già lunga 175 chilometri.

Quando l’iceberg finalmente si separerà dalla piattaforma di ghiaccio, sarà uno dei più grandi mai registrati nella storia, anche se è difficile prevedere quando il distacco accadrà, ma prima o poi questo avverrà.

Gli scienziati del British Antarctic Survey (BAS) sono coinvolti in un programma di ricerca a lungo termine per il monitoraggio delle piattaforme di ghiaccio, al fine di comprendere le cause e le implicazioni dei rapidi cambiamenti osservati nella regione. Le nuove fotografie sono state raccolte da esperti che hanno sorvolato la piattaforma di ghiaccio, effettuando poi dei rilevamenti raccogliendo dati molto utili con le apparecchiature scientifiche a terra.

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