RFID

Controllo totale delle masse: tutti microchippati alla nascita entro 10 anni

Neonati microchippatiDopo aver fatto le prove tecniche con i nostri animali domestici, sono pronti per il salto di qualità.

Gli increduli avranno un’altra decina di anni per dire che si tratta di una bufala e che noi siamo complottisti, paranoici e visionari.

Poi, quando verranno microchippati i loro figli, cambieranno il preamobolo e diranno qualcosa tipo: “Ma che male c’è, lo fanno per la salute dei nostri bambini, siete i soliti complottisti, paranoici e visionari”.

Veniamo ai fatti: Leslie Saxon, capo della divisione di cardiologia della University of Southern California, in una conferenza organizzata dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers, ha detto che entro dieci anni i neonati riceveranno un tatuaggio contenente un microchip in grado di monitorare tutti i parametri vitali.

I dati potranno essere trasmessi direttamente allo smartphone dei genitori e dei pediatri per monitorare la salute dei bimbi in tempo reale [Fonte: Il Secolo XIX]

Avevamo già parlato di una proposta simile nel lontano 2012 (leggi qui) ma ora sembra che la proposta sia diventata ufficialmente una tappa del progetto mondialista di controllo totale delle masse.

Un chip come metodo alternativo alla vivisezione

Il chip che analizza i farmaci senza ricorrere alla vivisezioneIl dispositivo realizzato in Olanda darà la possibilità ai ricercatori di studiare gli effetti e l'efficacia dei farmaci senza ricorrere ai test sugli animali

La Mimetas con sede a Leiden, è stata fondata nel 2011 dal ricercatore dell'Università di Leiden Paul Vulto, dal Preside della Facoltà di Scienze della medesima università, Thomas Hankemeier e dal fondatore e proprietario della Kopla High Tech Communication, Jos Joore.

La loro è una società specializzata nello studio di sistemi biomimetici in 3D per i test di tossicologia predittiva, efficacia dello screening e terapia personalizzata.

Il co-fondatore Paul Vulto ha realizzato una piastra di coltura in 3D su cui è possibile far crescere micro-organi; il rivoluzionario chip permette di testare contemporaneamente 35 composti con lo scopo di studiare l'efficacia e gli effetti collaterali di nuovi farmaci.

Il prototipo può identificare i possibili effetti tossici di un farmaco e potrebbe essere impiegato dalle aziende farmaceutiche per sostituire in modo economico e rapido gli antichi e disumani test tossicologici e citotossici condotti solitamente su animali, salvando la vita a numerosi ratti e topi, le specie più utilizzate per questi tipi di esperimenti.

Il telefono cellulare può trasformarsi in un'efficace ‘cimice’

IntercettazioneIn alcuni casi il telefono cellulare funziona come una “cimice” o come un microchip.

E può diventare uno straordinario (e talvolta fortuito) strumento di investigazione per gli inquirenti. Lo ha spiegato ai microfoni de ilfattoquotidiano.it il professor Roberto Cusani, ordinario di Telecomunicazioni dell’università La Sapienza di Roma, partendo dal noto caso di Denise Pipitone, la bambina siciliana scomparsa nel 2004.

Tra gli elementi probatori raccolti dagli investigatori, c’è una telefonata particolare: una conversazione mai iniziata, perché la persona che riceve la chiamata non risponde.

Eppure nei pochi secondi che precedono il messaggio vocale dell’operatore telefonico che conferma il mancato avvio della conversazione, si sentono chiaramente le voci di una bambina (probabilmente Denise) e di una donna adulta. “Non è la norma, ma è un fenomeno che gli investigatori riscontrano spesso: il sistema, nel momento in cui un telefono chiama, dedica un collegamento radio alla comunicazione, anche prima che si verifichi risposta”, spiega Cusani.

In questi casi i due dispositivi collegati, in entrata e in uscita, funzionano “praticamente come due cimici”. Il cellulare può servire anche per localizzare con estrema precisione la posizione del suo utente, nei casi dei numeri intercettati: “Grazie alle misure di campo elettrico che gli operatori compiono normalmente per motivi di efficienza del sistema, se un telefono è seguito dagli investigatori, la sua posizione può essere riconosciuta con una precisione simile a quella del GPS“.

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