Allerte

Il telefono è uno dei migliori dispositivi di controllo

SpionaggioSono negli Usa. Compro un pacchetto di sigari e pago con carta di credito. Arrivo a casa, apro il pc per iniziare il lavoro quotidiano e mi compare una pubblicità di sigari.

Pochi giorni fa vado nel bar di un mio amico che aveva messo in vendita su Internet una cucina da ristorante; mi racconta la sua avventura per vendere queste apparecchiature. Torno a casa, apro il cellulare, e mi compaiono annunci di vendita di cucine da ristorante.

Quello che mi ha sorpreso è la rapidità con cui il dato che io avevo fornito col mio acquisto (sigari) è stato elaborato per mandarmi una pubblicità mirata.

Il tempo trascorso dall’acquisto all’apertura del pc, infatti, era di circa trenta minuti. Un tempo poco superiore è trascorso nell’intervallo in cui ero a casa del mio amico e il momento in cui mi è comparsa la pubblicità delle cucine. Ora, premetto che pur essendo un complottista convinto, non sono affatto preoccupato che venga tracciato tutto ciò che faccio, vendo, compro, ecc.

Quando certi strumenti saranno ancora più invasivi, sarà forse la volta buona che inizieremo a lasciare sempre più spesso a casa i cellulari e solleveremo sempre più lo sguardo dagli schermi dei nostri apparecchi elettronici, per volgerlo all’ambiente attorno a noi o al cielo. Le domande che mi faccio sono due, e di altro tipo.

Ricerca sui deleteri effetti della luce emanata dagli schermi degli smartphone

occhio smartphoneSecondo un nuovo studio condotto dall'università del Colorado-Boulder(1) e pubblicata sulla rivista Pediatrics(2) la lunghezza d’onda emanata dai dispositivi incide sui ritmi circadiani e sulla fisiologia del sonno. Ecco come.

Il 90% dei ragazzi usa lo smartphone prima di addormentarsi perdendo in media 1 o 2 ore di sonno a notte a causa della luce blu e delle emozioni suscitate dai social network. Lo sostiene Manfred Spitzer, studioso di neuroscienze e autore del saggio “Demenza digitale e Solitudine digitale”, edito da Corbaccio. “Si tratta di un’abitudine deleteria”, ha spiegato al Corriere della Sera. “Il girono dopo i ragazzi sono più stanchi e apprendono meno a scuola, così come funziona peggio la rielaborazione notturna della memoria”. L’esito - continua - “è il disastro educativo cui si somma il maggior rischio, documentato dalla letteratura medica di soffrire di diabete e ipertensione”.

Le parole del neuroscienziato trovano conferma anche in un nuovo studio condotto dall’università del Colorado-Boulder pubblicata sulla rivista Pediatrics. La luce e la lunghezza d’onda emanata dai dispositivi incide sui ritmi circadiani e sulla fisiologia del sonno, abbassando drasticamente il livello di melatonina del corpo (quello che ci dice quando andare a dormire, per dirla con parole povere).

Un pericolo per gli occhi

Ma c’è di più: la luce blu emanata dai dispositivi elettronici non solo è causa di insonnia e malessere, ma può anche danneggiare la vista.

DNA alterato dall'inquinamento ambientale

Inquinamento, DNAHa ragione chi afferma che la maggior parte delle affezioni oggigiorno è di origine ambientale: l'inquinamento, con le sue innumerevoli fonti (in primis il nanoparticolato diffuso con le deleterie attività chimico-biologiche in atmosfera), è, infatti, la causa di molte patologie, mentre il continuo evocare una presunta eziologia genetica, come nel caso dell'autismo, è la classica foglia di fico per nascondere un'atroce realtà.

Lo conferma, se mai se ne avvertisse il bisogno, un recente studio condotto in Canada.

Gli inquinanti presenti nell'ambiente possono 'prendere il controllo' del DNA, accendendo in questo modo alcuni geni piuttosto che altri ed aprendo la strada a malattie cardiache e respiratorie.

Lo indica la prima indagine basata sull'analisi del DNA di oltre mille individui.

Pubblicata sulla rivista “Nature Communications”,(1) (2) la ricerca è stata condotta in Canada, dal gruppo dell'Ontario Institute for Cancer Research(3) guidato da Philip Awadalla.(4)

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