Video

Secondo il fisico Michio Kaku in futuro si potrà disporre di replicanti umani

C'è chi pensa sia fantascienza, c'è chi pensa esistano solo nei film. Ma c'è anche chi sta lavorando a questo progetto e che è convinto che ci arriveremo in 20 anni. I dettagli in una VIDEO INTERVISTA.

Il celebre fisico Michio Kaku, parlando della possibilità di possedere dei replicanti come nella saga Star Trek, che riescano a fare tutto quello che chiediamo e vogliamo in pochi secondi, ammette che oggi giorno arrivare a qualcosa di simile è ancora impossibile e che forse ne riparleremo tra 100 anni.

“Io dico tra 20”, dice però Robert X. Cringely, l'autore del blog omonimo. Cringely è autore di libri best-seller come "Accidental Empires: How the Boys of Silicon Valley Make Their Millions" e i suoi documentari su PBS sono stati trasmessi in oltre 60 paesi diversi.

Un mio amico di vecchia data - racconta lo scrittore esperto di hi-tech - un rispettato ingegnere e non uno scienziato pazzo, è riuscito a sistemare in alcuni nanosecondi trilioni di atomi di un elemento, mettendo questi atomi non solo in file perfette, ma anche assemblandoli ad altri ancora, creando nuove combinazioni mai viste prima.

Robot progettati per far rispettare le leggi

Clicca per ingrandireSulla scia dell’uragano Sandy, il Pentagono ha chiesto che una squadra di “robot di salvataggio” possa essere progettata in tempo per la prossima “calamità naturale”.

La sfida di DARPA Robotics sta mettendo fuori la richiesta di una forza di speciali robot progettati con avanzati sistemi di cibernetica e elettronica che possano essere dotati di pensiero autonomo, il tutto per mitigare il rischio per la vita umana quando vi sia una missione di salvataggio.

Ecco quanto detto dal portavoce dell’Advance Defense Research Projects Agency (DARPA): “i nostri migliori strumenti robotici stanno aiutando a farci farte passi da gigante, ma non sono ancora abbastanza robusti e in grado di funzionare in tutti gli ambienti ed eseguire le attività di base necessarie per mitigare una situazione di crisi.

DARPA ha assegnato alla Boston Dynamics, Inc. un contratto di 10,9 milioni dollari per la produzione di robot umanoidi che sono costruiti come gli esseri umani, hanno sulla testa un sensore con a bordo capacità di calcolo incredibile.

Il completamento del progetto è previsto per il mese di agosto del 2014. Un altro interesse DARPA nella robotica è l’Avatar per l’assegnazione dei robot e essenziale nei progetti dei futuri super-soldati, che ha dedicato por ora 7.000 mila dollari dei 2,8 miliardi dollari nel bilancio 2012 per via dello sviluppo di “interfacce e algoritmi per consentire un soldato in modo efficace di collaborare con un robot semi-autonomo bi-piede e di permettere alla macchina di agire come surrogato del soldato”.

In 6 anni più che raddoppiati i malati di Alzheimer

Articolo Edo di Bergamo su casi alzheimerUn articolo pubblicato il 22 settembre 2012 sull'eco di Bergamo ci informa che nel giro di 6 anni i casi di Alzheimer sono più che raddoppiati. In realtà sulle cifre l'articolo non è molto chiaro, all'interno si cita un aumento del 57% (che viene confermato dalla lettura diretta dello studio dell’Asl) ma anche un aumento di "solo" il 57 per cento, sarebbe una crescita incredibilmente rapida.

L'articolo in questione, al pari dell'analogo articolo comparso sull'Unità, punta il dito sull'invecchiamento della popolazione, ma è alquanto discutibile che nel giro degli ultimi pochi anni l'età media della popolazione sia aumentata in maniera così massiccia da creare da sola l'aumento dei casi di alzheimer. Le prove con tutti i calcoli e i dati presi dall'Istat sono riportati in fondo all'articolo come appendice, e mostrano che l'invecchiamento della popolazione potrebbe spiegare al massimo metù di questi casi di malattia.

In effetti il medico che viene citato nell'articolo afferma che l'invecchiamento della popolazione è “tra le cause” dell'aumento di casi di Alzheimer, e su questo possiamo concordare tranquillamente, ma resta da capire quale fattore ambientale possa avere causato questo improvviso picco della malattia. Poiché di fattore ambientale certamente deve trattarsi, dal momento che non può essere un fattore genetico a causare questo picco. E allora chiedetevi: cosa diavolo è cambiato drasticamente in questi ultimi 10 anni? Quale elemento inquinante è aumentato a dismisura?

Pagine