Secondo Adusbef le banche istigano al suicidio

Elio LannuttiÈ questa una delle accuse mosse da Adusbef in un esposto inviato alle maggiori procure italiane. Sono ipotizzati anche i reati di truffa, peculato, abuso d’ufficio e appropriazione indebita. La novità delle ultime ore sta nel fatto che, secondo quanto detto ad Affaritaliani.it dal presidente di Adusbef Elio Lannutti, “una delle procure ha già affidato le deleghe per l’inizio delle indagini alla guardia di finanza”.

Le banche istigano al suicidio. È questa una delle accuse mosse da Adusbef in un esposto inviato alle maggiori procure italiane. Oltre all’istigazione al suicidio, sono ipotizzati altri reati: truffa, peculato, abuso d’ufficio e appropriazione indebita. La novità delle ultime ore sta nel fatto che, secondo quanto detto ad Affaritaliani.it dal presidente di Adusbef Elio Lannutti, “una delle procure ha già affidato le deleghe per l’inizio delle indagini alla guardia di finanza”.

L’accusa parte dalle due operazioni di Ltro. Cioè dai finanziamenti concessi dalla Bce a un tasso agevolato dell'1%. L'iniziativa ha permesso agli istituti italiani di incamerare 251 miliardi di euro. Una iniezione di liquidità che, secondo Adusbef, gli istituti hanno tenuto per sé. “Quel finanziamento – afferma Lannutti – doveva servire a immettere nuova liquidità sul mercato e aumentare la disponibilità di credito verso le aziende. E invece è stato usato per pagare i bonus dei manager o per ripianare i bilanci delle banche. Mentre la crisi ha portato una catena di fallimenti, licenziamenti e suicidi”.

La nostra, prosegue Lannutti, “è una campagna contro le banche e i banchieri, che ormai si credono padroni del mondo e hanno potere di vita o di morte sui governi”. Il tono dell’esposto presentato da Abusbef è duro quanto le parole del suo presidente: “Siamo dinanzi ad un modus operandi – si legge nel testo della denuncia - che se da un lato integra l’ipotesi di una vera e propria truffa, dall’altra apre le porte ad ipotesi delittuose vicine alla distrazione di denaro pubblico per fini privatistici e riservato ai compari di merende”.

Autore: Paolo Fiore / Fonte: affaritaliani.libero.it (sito chiuso)

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Ritratto di Anonimo

Anonimo

PER  SALVARCI  DAI  SUICIDI  E  SALVARE  LE  FAMIGLIE  ! ! ! ! ! 

  

MANIFESTO “ LIBERA l’IMPRESA ”

 

MANOVRA PER LO SVILUPPO A COSTO ZERO

  

Premessa

  

La Crescita è il sinonimo della Produzione, la Produzione è il sinonimo di Creazione di Reddito, Creazione di Reddito è il sinonimo di PIL, PIL è il sinonimo di abbassamento del DEBITO PUBBLICO, ma tutti questi SINONIMI resteranno tali se non si passerà agli investimenti nella PRODUZIONE. Adottare un sistema di RISANAMENTO o RISTRUTTURAZIONE del DEBITO del SISTEMA PRODUTTIVO attraverso l’adozione dei proponimenti ed i valori evidenziati nella PdL n°3804 che in sintesi si elencano nella seconda parte di questo documento , potrebbe essere l’Elemento Qualificante della Ripresa Economica e Produttiva.

 

CARTA D’IDENTITA’ DEL DEBITO. (CASISTICHE )

·         L’assenza di norme STRUTTURALI, le quali obbligano e regolamentano il rapporto dare -avere o come committente – esecutore, diventano elementi penalizzanti delle REDDITUALITA’ e degli ADEMPIMENTI.

·         L’inefficienza del sistema GIUSTIZIA CIVILE non consente di  poter  RECUPERARE i CREDITI da PRODUZIONE .

·         Le Pubbliche Amministrazioni non PAGANO i Fornitori e gli Operatori nei tempi derivanti dai CONTRATTI tra le parti .

·         Il PATTO DI STABILITA’ lo hanno dovuto sopportare i BILANCI delle AZIENDE.

·         Ed ancora , come se non bastasse , l’impossibilita di essere regolari per ottenere il  DURC (documento unico di regolarità contributiva) vietando così la possibilità di LAVORARE.

·         AMMINISTRAZIONI PRIVATE senza stato di RESPONSABILITA’ con gli OPERATORI alla MERCE’ di RICATTATORII sistemi COMPORTAMENTALI

·         Come se non bastasse, EQUITALIA con un sistema Sanzionatorio, frutto di Norme di derivazione Parlamentare, la quale crea  pregiudizio per ottenere linee di CREDITO e difficoltà di RIENTRARE DALLO STATO DEBITORIO DICHIARATO E’ NON EVASO.

·         Non ultimo il binomio DIRITTO – DOVERE che dovrebbe essere determinato dall’efficienza delle LEGGI delle TUTELE ma che non trova nelle stesse il parallelismo necessario per la pariteticità del risultato e del rapporto.  Alcune , non TUTTE le CAUSE.

QUESTO NON E' UN CONDONO, MA UN PROGETTO PER LO SVILUPPO 

I punti QUALIFICANTI della PdL n° 3804 On. Polledri, Stucchi, Reguzzoni Pionati

Vantaggi per il CONTRIBUENTE 

·        Pagamento dello stato originario del Debito

·         Eliminazione delle Sanzioni , Interessi ed Aggi

·         Pagamento del 10% di sopratasse sul Debito Originario

·         Ripresa della possibilità di poter accedere alle Linee di Credito (oggi impossibile  per il perdurare dello stato delle pregiudiziali inibitorie, è  causa di USURA).

·         Ripresa della produzione con costituzione di nuova redditualità Riassunzione delle figure qualificanti l’attività (dipendenti)

·         Recupero del Contribuente del suo Valore Sociale e Morale

 

VANTAGGI PER LO STATO 

·         Recupero del 90% dello stato di credito vantato in tempi ragionevoli con l’immediatezza di introitare capitali senza che l’Ente preposto alla riscossione e di conseguenza anche lo Stato fossero  gravati da spese e procedure     ( in 20 anni non più del 50% oggi la media del recupero del pregresso si aggira intorno al 2,5% su base annua )

·         Recupero del 10% come stato sanzionatorio

·         Risparmio degli importi da sostenere  per finanziare gli Ammortizzatori Sociali (CIG e DISOCCUPAZIONE, MOBILITA’ (mediamente lo Stato ne finanzia il triennio di legge)

·         Ripresa Economica per la nuova Redditualità del Sistema Produttivo

·         Ripresa dei Consumi e Beni Strumentali quindi con ripresa dell’industria manifatturiera pari a quella generata dalla Legge 449 sulle ristrutturazioni

·         Introito IVA sui consumi e acquisti

·         Ripresa del Mercato Interno dal quale  è risultante il 75% del PIL

·         Assenza di cancellazioni e fallimenti delle Imprese

·         Le imprese che si cancellano dagli elenchi camerali diventano Lavoratori in Nero perché con l’eventuale assunzione rischierebbero il 1/5 dello stipendio

·         Le cancellazioni diventano l’iscrizione di nuova azienda con la quale operare per togliere i debiti della precedente attività , conseguenza che dopo tre anni va in crisi la nuova attività

·         I punti qualificanti di questa proposta interessano il 75% delle partite IVA , con particolare incidenza in quelle con Storia e con Dipendenti.  

REGOLAMENTO di DIFFERENZIALE APPLICATIVO

·         IL 10% per importi dichiarati

·         IL 20% per importi derivanti  DA EVASIONE ACCERTATA ed ACCLARATA.

Documento Elaborato da Giovanni Bevacqua

Coordinatore Nazionale Gruppi di Proposta  e Presidente Regionale Calabria  Confartigianato Edilizia

Eventuale  contatto 366 3017413 337 871541 0961 794426

http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0048990.pdf