Alimenti adulterati

Bevande zuccherate e cibo spazzatura causano quasi 200mila morti l'anno

Bevande zuccherate e cibo spazzaturaL'OMS avvisa dei pericoli per la salute, e i medici chiedono tasse su bibite e stop a pubblicità dei cibi spazzatura.

Con una notizia pubblicata dall'ansa di ieri, 13 luglio, la British Medical Association, l'associazione medica britannica, chiede senza mezzi termini "una tassa extra del 20% su tutte le bevande a base di zucchero, di solito gassate". La multa "salata" da sola non basterebbe a rendere meno dolci tali bevande, che spesso hanno poco o niente di naturale.

Tuttavia potrebbe essere un segnale molto forte a tutela della salute dei cittadini, troppo spesso identificati solo come "consumatori" da spremere a rischio anche della vita. Dopo la brutta notizia della diffida all'Italia da Bruxelles a fare il formaggio senza latte, ecco un'altra preoccupazione per la nostra salute. 

Bibite zuccherate causa di morte e obesità anche giovanile

Il quotidiano britannico Daily Mail dedica l'apertura alla notizia, scrivendo: "rischiamo di avere il 30% della popolazione britannica obesa entro il 2030 e questo si deve in larga parte al quantitativo di zuccheri che consumiamo". Queste le parole di un portavoce della BMA, Shree Datta. Mentre in Francia la ministra Royal, seppur tra tante critiche, ha messo un freno alle corporation, in Inghilterra sembra più critico il premier David Cameron che, tramite un portavoce fa sapere come: "l'esecutivo condivide "la preoccupazione", ma non crede che ci sia una singola "arma decisiva" per affrontarla".

L'olio di oliva che acquistiamo viene ricavato da una melma gialla

Olio di oliva della Comunità EuropeaQuesta crema gialla è olio tunisino congelato, arrivato nel porto di Livorno dalla Spagna dopo essere stato miscelato in Portogallo, e destinato a un noto oleificio toscano.

Nell’inchiesta di Danilo Lupo su La7 ha seguito da Livorno a Roma fino a Lecce il filo di una frode milionaria che specula sul crollo della produzione di extravergine made in italy, un crollo dovuto alla xylella, alla mosca, alla pioggia.

I produttori onesti sono in rivolta, ma il problema sta nelle frontiere colabrodo: “colpa del parlamento, che ci ha disarmato” dicono i controllori.

Arnesico e metalli pesanti nella frutta e negli ortaggi

Kywi con metalli pesantiUn articolo non recente, ma purtroppo sempre attuale, ci sprona a domandarci: di che cosa ci nutriamo, anche quando scegliamo per la nostra dieta frutta fresca e secca, verdure ed altri alimenti il più possibile naturali? Meglio non pensarci… In particolare i kiwi, frutti originari della Nuova Zelanda, ricchi soprattutto della salutare vitamina C (acido ascorbico), risultano spesso contaminati, perché le falde freatiche sono inquinate. È il caso soprattutto dei kiwi, di altra frutta ed ortaggi coltivati nel Lazio: sono prodotti pieni di metalli… Che strano! Sono gli stessi veleni contenuti nelle “scie chimiche”! L’aspetto ignominioso è il seguente: né la regione Lazio né altri enti hanno avvisato gli agricoltori e la popolazione. Organi preposti, tecnici dell’A.R.P.A., ministro dell’ambiente… è proprio il caso di chiedersi: Kiwi li ha visti?

“L’ignoranza è una brutta bestia”, e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.

Succede nelle province di Roma e Latina, nella cosiddetta Valle d’oro di Borgo Montello: piantagioni di insalata, pomodori, uva da tavola, ma sopratutto di kiwi. Tutta roba venduta in Italia. Tutta roba tossica. E noi, come sempre, ignari di tutto. E chi di competenza, come sempre, se ne resta nel suo silenzio.

Nelle falde a pochi metri dalle coltivazioni sono stati trovati “veleni” che hanno contaminato le varie piantagioni, in particolar modo quella dei kiwi. Al confine est della Valle d’oro c’è dagli anni ’80 una macchia grigia: inizialmente era piccola, appena visibile, ma, col passare del tempo, si è estesa fino a divenire un mostro da 50 ettari, un tumore che si allarga sulla terra, lambendo i confini del fiume Astura.

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