Naturopatia

Come scoprire gli alimenti a cui si è intolleranti

Ci sono alcuni cibi che quando li mangiamo ci fanno stare male, ma non tanto da poterli identificare chiaramente.

Stanchezza, gonfiore, pesantezza sono i sintomi più leggeri, ma nel tempo possono sfociare manifestazioni più gravi come capogiri, nausea, mancanza di lucidità, dermatiti, sovrappeso, tachicardia e danneggiamento e affaticamento di tutto il sistema digerente con conseguenze vaste su tutto l’organismo.

Esistono moltissimi metodi, più o meno riconosciuti dalla medicina ufficiale, per scoprire i cibi a cui siamo intolleranti. Quello che spiego di seguito, ispirandomi al Dottor Mozzi, è un metodo che ti permette ascoltando il tuo corpo di comprendere cosa gli fa male.

IL METODO PER INDAGARE EVENTUALI INTOLLERANZE È SEMPLICE E SI RIDUCE A POCHE NORME

Il rosmarino influisce positivamente sulla memoria

Il rosmarinoa influisce positivamente sulla memoria

L’aroma di rosmarino pare possa migliorare la memoria e la concentrazione.

L’aroma di rosmarino può aumentare la capacità della memoria, favorendo il ricordo di eventi e di ciò che si deve fare durante un’attività, migliorando la concentrazione.

Il semplice aroma di una pianta aromatica come il rosmarino, principe di molti piatti di cucina, pare possa operare diversi benefici a livello mentale e della memoria. Un concetto già sostenuto dall’Aromaterapia, la tecnica di benessere che utilizza appunto gli aromi delle piante — in genere sotto forma di oli essenziali, che sono un vero e proprio concentrato di pianta e aroma.

Citato anche da Shakespeare nel suo Amleto, il rosmarino è da sempre ritenuto un rimedio per la memoria e le prestazioni cognitive.

Ciò che si riteneva già diecimila anni fa, è stato confermato da un nuovo studio presentato alla British Psychological Society’s annual conference che si tiene presso l’Harrogate International Centre (UK) dal 9 all’11 aprile 2013.Lo studio, condotto dal professor Mark Moss e la collega Jemma McCready della Northumbria University, conferma quanto già suggerito da un precedente studio sempre del dottor Moss, in cui si affermava che il rosmarino migliora le prestazioni cognitive e migliora la memoria a lungo termine fino al 15 per cento.

Capelli più belli con l'olio di semi di lino

CapelliOggi parliamo dei capelli e di come si possano rendere più belli e sani grazie all'utilizzo dell'olio di semi di lino. Questa soluzione permette infatti di restituire nutrimento ai capelli sfibrati, situazione molto comune soprattutto alla fine dell'estate. Andiamo quindi a capire come questo prodotto possa essere utilizzato, da solo o insieme ad altri componenti.

Le proprietà ristrutturanti di questa sostanza derivano dalla composizione stessa della sostanza, che può godere di una alta presenza di acido linoleico (che agisce sulla idratazione) e di acido alpha linoleico (che invece permette di donare elasticità e resistenza). Sono quindi innegabili gli effetti di questa sostanza, a patto che le sostanza utilizzate siano davvero naturali e non siano stati sottoposti a trattamenti particolari che potrebbero eliminare i benefici legati alla sostanza.

Come si può quindi capire se un olio di lino è davvero di buona qualità e quindi utile?

Per prima cosa deve essere extravergine (senza sostanze chimiche aggiunte), deve essere stato lavorato a freddo a pressione, non riscaldando quindi i residui contenuti; per concludere deve essere assolutamente biologico, e quindi non deve essere entrato in contatto con fertilizzanti, erbicidi o pesticidi.

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