Società

Il settore industriale italiano ha perso in cinque anni 675mila posti di lavoro

DisoccupatiL'industria italiana sta attraversando un periodo decisamente difficile. In 5 anni, da inizio crisi, sono 675 mila i posti di lavoro in meno nell'industria, tra andati in fumo e a rischio.

«La perdita secca» è di 473.640 posti, cui si sommano «201.096 lavoratori equivalenti a zero ore», interessati da cig speciale o in deroga. Lo stima la Cisl: «Dal lato del lavoro è stato perso il 10% della base industriale».

RAPPORTO - Alle posizioni già bruciate quindi la Cisl, «per un esercizio di simulazione», aggiunge i lavoratori colpiti dalla cassa, stimati dallo stesso sindacato a zero ore, in situazione «di rischio». Il totale porta a 675 mila posti di «riduzione di lavoro effettiva o potenziale». Una cifra che messa a confronto con i 7.007.176 occupati nell'industria ad aprile 2007, sfiora il 10%.

Insomma un posto su dieci è stato colpito dalla crisi, secondo il bilancio contenuto nel nono Rapporto Industria della Cisl, dal titolo «Fare sistema per rilanciare l'industria e la crescita». Lo studio ripercorre gli anni che vanno dal primo trimestre del 2007 allo stesso periodo del 2012. Quanto alla Cig, la Cisl fa notare che tra 2007 e il 2011 le ore di cassa complessive, per l'industria e l'edilizia sono aumentate del 315,9%, con un'esplosione della cassa in deroga, che passa dal 7,4% al 14% delle ore totali di cassa autorizzate.

Riflessioni sul massacro dell'Aurora

James HolmesA poche ore dal tragico massacro avvenuto al cinema Aurora, durante la premier del nuovo film “Batman: The Dark Knight Rises”, i soliti opportunisti politici hanno sfruttato l’incidente per spingere l’acceleratore riguardo il controllo delle armi. Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha fatto richiesta sia a Mitt Romney che a Barack Obama “di informare i cittadini su cosa hanno intenzione di fare rispetto a queste stragi di massa”.

Esattamente come previsto nel nostro precedente articolo, la sinistra non ha perso tempo a sfruttare le azioni di un pazzo solitario per portare avanti l’agenda politica, con Bloomberg che invita i due candidati presidenziali ad adottare misure restrittive riguardo i diritti sulle armi da fuoco.

Era prevedibile che un pupazzo come Bloomberg avrebbe sfruttato una tragedia del genere per colpire il diritto all’autodifesa.

Romney o Obama, piuttosto, dovrebbero avere il potere per invertire una cultura hollywoodiana basata sulla violenza, che viene costantemente assimilata dai giovani.

“Voglio dire… al giorno d’oggi ci sono un sacco di omicidi provocati da armi da fuoco”, afferma Bloomberg. “A ciò deve essere posto un limite. Invece, queste due persone, il Presidente [Barack] Obama e il governatore [Mitt] Romney parlano di imprese su larga scala, come rendere il mondo un posto migliore. OK. Diteci come. E questo è un problema. Non importa come la pensiate sul Secondo Emendamento, sulle armi da fuoco, abbiamo il diritto di sentire da entrambi, concretamente, non solo in termini generali, nel particolare, quali provvedimenti prenderanno rispetto alle armi “Bloomberg WOR News Talk Radio 710.

Secondo l’Istat in Italia sono otto milioni i poveri. Una vera emergenza sociale

Mario Monti si confronta con un cittadino italianoAll'interno dell'11,1 per cento, poi, il 5,2% delle famiglie è povero in termini assoluti.

I dati sono relativi al 2011. Un dato significativo è la stabilità della povertà, sia relativa che assoluta, la quale tuttavia deriva da un peggioramento della povertà relativa per le famiglie in cui non ci sono redditi da lavoro e in cui ci sono operai

L’11,1% delle famiglie italiane, pari a 2 milioni 782mila nuclei, è povero in termini relativi. Un dato che coinvolge oltre otto milioni di persone, cioè il 13,6% della popolazione. All’interno di questa percentuale, poi, il 5,2% delle famiglie è povero in termini assoluti ovvero 3,4 milioni di persone. È quanto emerge dal rapporto Istat sulla povertà in Italia, presentato questa mattina, e relativo all’anno 2011.

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