Danneggiamento ecosistema

Geoingegneria: nuovo documentario “No one gets out alive!” (Nessuno ne uscirà vivo!)

Geoingegneria>Nel 2017 sarà fruibile un nuovo documentario frutto della cooperazione tra l’attivista californiano, Dane Wigington, ed il regista Walter Schmidt, con il contributo di Tanker enemy.

Il titolo della produzione, “No one gets out alive!” (Nessuno ne uscirà vivo!) è forse alquanto cupo, ma spesso è necessaria una scossa per tentare di destare parte dell’opinione pubblica dal suo letargo. Siamo comunque agli antipodi di “Overcast”, lo zibaldone inconcludente e dispersivo, in cui l’elvetico Matthias Handke traccheggia su presunte 'contrails' più o meno persistenti. Una verità, per quanto amara, è sempre preferibile ad una dolciastra menzogna. Di seguito la presentazione dovuta a Dane Wigington.

La battaglia per denunciare la geoingegneria illegale procede senza requie.

La presentazione di dati incontrovertibili e convincenti in materia di geoingegneria, gestione della radiazione solare etc. (alias scie chimiche, in inglese chemtrails) è essenziale, visto che un ampio settore della popolazione è attualmente ignaro e deve essere svegliato, prima che sia troppo tardi.

HAARP, l'arma geofisica e climatica

HAARPPer provocare un disastro nel posto giusto al momento giusto è necessario risolvere il problema del tempo di predizione, a lungo termine, del “punto di mira”. Perciò gli statunitensi crearono un modello digitale dettagliato dell’atmosfera terrestre e un supercomputer in grado di elaborare enormi quantità di informazioni. Ed ecco perché non si dovrebbe ‘scientificamente’ prevedere il terremoto, s’intralcerebbe il monopolio che detengono il Pentagono e le sue agenzie ‘scientifiche’ su quest’arma.

Un primo interesse dei militari nello studio della ionosfera per impieghi bellici, si ebbe nel 1958, quando gli Stati Uniti condussero la prima esplosione nucleare ad un’altezza di 70 chilometri, al limite della ionosfera, sull’atollo Johnson.

Secondo il piano originale, l’impulso elettromagnetico dell’esplosione avrebbe bruciato i sistemi elettronici nel raggio di centinaia di chilometri, aprendo la via alla flotta di bombardieri B-52 con bombe all’idrogeno nella difesa aerea sovietica.

Ciò non accadde, ma si notò un fenomeno interessante! Nell’arcipelago delle Samoa, 3500 km a sud del luogo dell’esplosione, apparve un’aurora luminosa! Un disturbo ionosferico che durò a lungo, a distanza di migliaia di chilometri!

La Nasa ammette: irroriamo i cieli con gas contenenti litio

La Nasa ammette: irroriamo i cieli con gas contenente litioScie chimiche: per anni il governo statunitense ha etichettato come complottisti coloro che manifestavano preoccupazione per le sostanze spruzzate nei cieli?

Peccato che la Nasa «ha appena ammesso che i “complottisti” avevano ragione al 100%», scrive “Natural News” citando il “Waking Times”: la fonte si riferisce a Douglas Rowland, uno scienziato dell’ente aerospaziale americano che ha chiarito che l’agenzia sta addizionando con litio i gas di scarico dispersi nell’atmosfera.

Non solo: il rilascio di litio è in corso sin dagli anni ‘70, dice Rowland in una telefonata registrata. Benché secondo il ricercatore il litio non sia dannoso per l’ambiente né pericoloso per l’uomo, annota “Natural News”, «questa sostanza è stata usata per decenni come farmaco psichiatrico: funziona alterando i livelli di serotonina e di norepinefrina che sono secreti dal sistema endocrino umano».

Il litio quindi «altera fortemente gli schemi cerebrali». E i medici che lo prescrivono a pazienti psichiatrici «non capiscono come funzioni, o quali siano i dosaggi ottimali». E quindi, «come si può pensare che spruzzare grandi quantità di questa sostanza in modo indiscriminato nell’atmosfera possa essere una cosa positiva?».

Tutto viene fatto in nome della scienza, scrive “Natural News” in un post tradotto da “Come Don Chisciotte”.

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